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Dino Giarrusso va col Pd, ma è rivolta nella base Dem e Provenzano non le manda a dire

L'ex Iena e M5S, uno dei più critici nei confronti del Partito Democratico ha aderito alla mozione Bonaccini. Ma sui social è  rivolta: «Non lo vogliamo»

Di Redazione |

Una bufera politica e sui social. L’europarlamentare catanese Dino Giarrusso ex del M5S e acerrimo rivale e asperrimo critico del Pd ha annunciato il suo ingresso nel Partito Democratico.

«Annuncio oggi ufficialmente il mio ingesso nel Pd» ha detto Giarrusso, partecipando alla convention programmatica della mozione di Stefano Bonaccini “Energia popolare” in corsa per la segreteria del Pd.

«Con grande gioia e orgoglio – ha aggiunto Giarrusso – entro in punta di piedi in una casa che esiste da tempo, con rispetto per chi l’ha costruita e con umiltà. Passo al Pd». Da Giarrusso anche parole di apprezzamento per Stefano Bonaccini, definito «un ottimo amministratore. Credo nel progetto di rinascita che Bonaccini in mente».

L’europarlamentare si è poi rivolto al Movimento 5 Stelle: «Non facciamo una battaglia a chi ha un punto in più o in meno. Io ho fatto un passo indietro, posso farne anche due, ma cerchiamo di unirci per fare passi avanti», ha detto, sottolineando che «è un peccato che in Lazio si vada separati», perché «si vince solo uniti».

Ma l’annuncio, come prevedibile, ha scatenato la polemica soprattutto perché Giarrusso è stato sempre durissimo e sprezzante nei confronti del Pd. Sui social è infatti bufera.

«Ex Iena ed ex m5s, ma ha anche dei difetti», scrive Ciro. «Ma “no grazie” non si poteva dire, vero?», aggiunge Marco e Mauro Tomassetti twitta: «Spero che nessuno lo prenda sul serio, di buffoni ce ne sono già abbastanza. Quale sarebbe il valore aggiunto di cui è portatore, oltre al suo unico voto?». Pioggia di commenti negativi e molte ironie sui social alla notizia dell’ingresso nel Pd di Dino Giarrusso. «Che schifo. Chi non ha un’identità politica, salta da un partito all’altro, pur di rimanere incollato ad una poltrona», scrive Giusy. Mentre Silvana Colombo invita il Pd a ripensarci: «Pd, se rimane un minimo di dignità e senso di identità, bloccatelo. Non accettatelo. Fate qualcosa. Altrimenti è veramente aspirare all’autodistruzione». E ancora Lorecn78: «Spero che sia una pagliacciata di questo squallido personaggio e che gli diate un calcio quando si presenta alla porta». E poi Carlo: «Se questo è il nuovo Pd meglio il vecchio…». Maddalena Francia: «L'ingresso di Giarrusso segnerà la fine del Pd. Come si fa ad aprire le porte di un glorioso partito ad un parolaio qualunquista populista e miserabile come i 5stelle». Cathedral Wall si rivolge a Bonaccini: «Noi dai, Bonaccini». E Massimiliano Parenti la gira sull'ironico e twitta: «Lo avrà mandato la Schlein…».

«Meno male che si doveva andare in cerca di elettori perduti. Lo dico senza polemica. Magari Bonaccini è consigliato male, ma faccio notare che Dino Giarrusso, al di là di tutto, alle ultime elezioni in Sicilia era candidato non solo contro il Pd, ma con Cateno De Luca!» ha detto l’ex ministro Peppe Provenzano, voce molta ascoltata dei dem, siciliani.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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