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Election Day, seggi aperti ma a Palermo è caos per il forfait di decine di presidenti

Tutti mobilitati a partire dalla prefettura, ma le adesioni dell’ultimo minuto non sono state sufficienti a colmare in tempo il vuoto che si è determinato 

Di Redazione |

Urne aperte in Sicilia a partire dalle ore 7 di stamane per i cinque quesiti referendari; nell’isola si vota anche per il rinnovo degli organi elettivi in 120 Comuni, compresi Palermo e Messina. Lo scrutinio per i referendum abrogativi seguirà la chiusura dei seggi, quello per la tornata amministrativa inizierà alle 14 di domani. 

A Palermo si è registrata una situazione di caos nella costituzione dei seggi a causa del forfait, all’ultimo momento, di oltre un centinaio di presidenti e scrutatori. La Prefettura è stata impegnata per tutta la notte nel tentativo di risolvere questa situazione, con la nomina di sostituti, in modo da consentire il regolare svolgimento delle operazioni elettorali. Malumori e disagi vengono segnalati in diverse sezioni: gli scrutatori erano stati convocati alle 16 di ieri e le operazioni preliminari dovevano durare al massimo 4 ore mentre invece sono rimaste bloccate fino a notte fonda. 

Alcuni seggi, circa una cinquantina, che avrebbero dovuto aprire le porte agli elettori alle 7 – il voto è consentito soltanto oggi fino alle 23 – alle 8,30 non erano ancora stati aperti: in circa 50 sezioni elettorali mancano ancora i presidenti per insediare il seggio, con gli scrutatori in attesa. «Abbiamo lavorato tutta la notte per reperire presidenti. Attualmente circa 50 seggi non sono ancora aperti ma stiamo notificando altrettante nomine», ha detto Antonio Le Donne, segretario generale del comune  di Palermo. «Stiamo procedendo con la notifica di nomina di presidente di sezione ad alcuni titolari di posizioni organizzative del comune di Palermo per colmare i vuoti che si sono determinati nei vari seggi», aggiunge all’ANSA Alessandra Autore, dirigente responsabile dell’ufficio elettorale. Chi fosse interessato a ricoprire la carica di presidente di sezione elettorale può inviare una mail indicando nome, cognome, recapito telefonico e indirizzo a: ufficiocoordinamentoelettorale@comune.palermo.it.   Tra i requisiti indispensabili: il diploma di scuola superiore, il godimento dei diritti politici, non aver precedenti penali e non aver parenti che sono candidati. Il compenso è di 280 euro per l’impegno nell’intera tornata elettorale, agli scrutatori va qualcosa in meno. 

Frattanto, in mattinata, «in relazione alla situazione determinata dalla rinuncia da parte di soggetti nominati a svolgere la funzione di presidenti del seggio, mentre si sta cercando di ovviare alle conseguenze di questo irresponsabile comportamento, l’amministrazione comunale sta inviando gli atti  alla Procura della Repubblica per ogni azione di competenza finalizzata all’accertamento di responsabilità di natura penale». Lo scrive in una nota l’amministrazione comunale di Palermo. 

Il caos come detto è cominciato ieri pomeriggio, quando in molte sezioni dislocate all’interno delle scuole non si sono potuti insediare regolarmente i seggi per mancanza di presidenti. Le prime avvisaglie sul forfait si erano avute già venerdì con il comune di Palermo che aveva fatto appello agli ordini professionali di avvocati e dottori commercialisti per reperire professionisti da impiegare come presidenti: tutti mobilitati a partire dalla prefettura, ma le adesioni dell’ultimo minuto non sono state sufficienti a colmare in tempo il vuoto che si è determinato. 

Stasera, tra l’altro, allo stadio «Renzo Barbera» la squadra di calcio del Palermo giocherà la finale di Play off serie C con il Padova per la promozione B ed è previsto il pienone con oltre 34mila spettatori. Proprio la concomitanza con le elezioni aveva suggerito la possibilità di un rinvio della partita, anche a causa delle previste defezioni da parte di molti tifosi pronti a rinunciare alla nomina a scrutatore o presidente di seggio pur di non perdere l’occasione di assistere all’incontro e festeggiare la promozione, ma la Prefettura aveva deciso di confermare la data dell’evento sportivo.  

Nei 120 Comuni siciliani che votano per eleggere i propri sindaci e per rinnovare i Consigli comunali e circoscrizionali i seggi saranno aperti dalle 7 alle 23. Lo scrutinio per i referendum abrogativi seguirà la chiusura dei seggi, quello per la tornata amministrativa inizierà alle 14 di domani. La popolazione coinvolta dalla tornata amministrativa è di 1.710.451 abitanti, di cui 900.823 anche per le elezioni dei presidenti di circoscrizione e dei Consigli circoscrizionali (657.561 a Palermo e 243.262 a Messina). In 107 centri (fino a 15 mila abitanti) si voterà con il sistema maggioritario, in tredici (nei quali l’eventuale ballottaggio si terrà il 26 giugno) con quello proporzionale. I consiglieri comunali da eleggere sono 1.520 e le sezioni elettorali che saranno costituite sono 1.747.

Nella sola città di Messina si voterà anche per il referendum sull'istituzione del nuovo Comune «Montemare». Nei due capoluoghi di provincia le consultazioni riguardano anche le 8 circoscrizioni di Palermo e le 6 di Messina.

Alle urne anche altri grossi centri: Palma di Montechiaro e Sciacca, nell’Agrigentino; Niscemi, in provincia di Caltanissetta; Aci Catena, Palagonia, Paternò e Scordia, nel Catanese; Pozzallo e Scicli, in provincia Ragusa; Avola, nel Siracusano; Erice in provincia di Trapani.   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA