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Il caso

Ex province, Totò Cuffaro: «Si torni al voto diretto»

L'ex presidente della Regione nonché commissario della nuova Dc ha chiesto al Parlamento di recepire l'orientamento della Consulta e ripristinare il voto dei cittadini 

Di Redazione |

«Occorre tornare all’elezione di primo grado nelle ex Province per ridare dignità alle istituzioni e responsabilizzare una nuova classe dirigente, vicina ai territori, che sappia rilanciare l’azione amministrativa e di sviluppo. Lo sosteniamo da tempo e lo continuiamo a fare adesso, dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha stabilito, in merito alla riforma degli enti di area vasta (ex Province) varata nel 2014 con la legge Delrio e sulle corrispondenti norme della Regione Siciliana, che l'attuale disciplina sui sindaci delle Città metropolitane 'è in contrasto con il principio di uguaglianza del voto e pregiudica la responsabilità politica del vertice dell’ente nei confronti degli elettori».

Lo ha detto Totò Cuffaro, commissario regionale della Dc nuova.   «L'abolizione delle ex Province da parte dell’allora governatore Rosario Crocetta – prosegue Cuffaro – si è rilevata una manovra poco riuscita, visto che i costi non sono diminuiti e i disservizi sono aumentati. Basta guardare le strade prive di manutenzione, le scuole carenti di servizi, la totale assenza di programmazione per interi territori della nostra Isola». 

«Governo e Parlamento regionale siano garanti della democrazia elettiva e dei diritti dei cittadini a vivere nei territori salvaguardati. Occorre avere rispetto per i siciliani e per le istituzioni ecco perché sosteniamo con forza che bisogna tornare all’elezione di primo grado nelle ex Province, ponendo rimedio alle criticità e ai disservizi e ricostruendo un progetto di sviluppo di interi territori da anni ormai abbandonati», conclude.   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA