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Giunta Regione, Schifani tiene “duro”: niente esterni, i nomi già decisi

Il presidente della Regione ha respinto le insistenze di FdI per due assessori esterni al Parlamento siciliano

Di Mario Barresi |

Renato Schifani ieri s’è concesso una salutare pausa. «Una domenica in famiglia», per staccare la spina, riattaccata in serata per un paio di telefonate delicate, alla vigilia del varo del governo regionale. Che dovrebbe essere nominato già oggi pomeriggio. «Ha i decreti con le deleghe praticamente pronti sul tavolo», sussurra un fedelissimo. Certo della linea «risoluta» del governatore: niente esterni in giunta, tranne la tecnica d’area forzista Giovanna Volo alla Salute. Quindi, col garbo dovuto ai generali di Giorgia Meloni, anche tutti gli assessori di Fratelli d’Italia dovranno essere deputati regionali.  Se fosse stato per lui, le nomine le avrebbe firmate già questa mattina. Quando invece Schifani sentirà ancora una volta Ignazio La Russa, prima del vertice di FdI, alle 15 a Palermo, con i deputati e i coordinatori regionali Salvo Pogliese e Giampiero Cannella. L’orientamento del gruppo è chiaro: almeno 10 su 13 sono sulla scia presidenziale, non foss’altro che con quattro di loro in giunta scorrerebbero altri posti di prestigio all’Ars, fra vertici di commissioni e ufficio di presidenza. Ora, per «una questione di garbo istituzionale», il presidente della Regione aspetterà il tardo pomeriggio (o al massimo domattina) per conferire le deleghe. Poi conferenza stampa e photo opportunity domani, 24 ore prima del giuramento a Sala d’Ercole. Schifani non arretra. Neppure dopo le ultime pressioni di FdI, definite «fortissime» da fonti a lui vicine, per far entrare in giunta Francesco Scarpinato, consigliere a Palermo, ed Elena Pagana, ex m5s candidata non eletta a Enna.

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