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L'ULTIMATUM

Governo, l’inversione a U di Matteo Salvini: «Stop agli sbarchi o lasciamo l’esecutivo Draghi»

Il leader della Lega dopo aver detto di essere il principale sostenitore del premier, cambia strategia e minaccia di dire addio alla maggioranza

Di Marcello Campo |

Ultimatum a sorpresa di Matteo Salvini al governo sul fronte dell’immigrazione, con un attacco frontale alla ministra Lamorgese e la minaccia di lasciare l’esecutivo se non si cambia registro entro poche settimane. «Ho scritto a Draghi – attacca Salvini – e gli ho detto che entro agosto il problema degli sbarchi va risolto. Se il ministro non è in grado di risolverlo ne prenda atto e ne tragga le conseguenze. Faccia qualcosa, blocchi questi arrivi. Sostenere il governo che accetti questi numeri di sbarchi sarebbe un problema per noi della Lega».

Insomma, dopo le bordate agli alleati dei giorni scorsi, lo spettro del «Papeete» sembra tornare a impossessarsi del leader leghista portandolo ad attaccare duramente la titolare del Viminale e arrivando a mettere in dubbio la tenuta della maggioranza, tutto a pochi giorni dall’ingresso nel semestre bianco. 

Una svolta a U, di 180 gradi, una tempesta a ciel sereno, che arriva dopo settimane in cui Salvini ha sempre esaltato il ruolo della Lega nell’esecutivo. Una frase scioccante, se si considera che appena 24 ore fa, sempre qui a Milano Marittima, lo stesso Matteo Salvini assicurava, nella spiaggia del celebre lido romagnolo, che il governo era saldo, che «non rischia». E che semmai a minacciarlo, era il ragionamento del segretario leghista, non era la Lega, ma i Cinque Stelle con i loro continui distinguo sulle riforme.

Oggi invece è tutto cambiato: il tema tradizionalmente caro alla Lega, la lotta all’immigrazione clandestina, appesantisce il clima interno all’esecutivo. Migranti ma non solo. C'è anche la gestione della partita Mps a non convincere il leader della Lega: «domani parlerò con Giorgetti: la situazione è molto grave – osserva Salvini – si rischia grosso, che salti tutto. Ci sono in gioco migliaia di posti di lavoro». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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