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Il catanese Dino Giarrusso lascia il M5s e fonda un suo partito

L'europarlamentare negli ultimi giorni era stato molto critico nei confronti della leadership di Giuseppe Conte

Di Redazione |

L'ex iena Dino Giarrusso, europarlamentare catanese del M5s, ha deciso di lasciare il movimento fondato da Beppe Grillo e di fondare un suo partito. L'ha appena annunciato durante la trasmissione Coffee Brak su La7. Negli ultimi giorni Giarrusso era stato molto critico verso la leadership di Giuseppe Conte e aveva chiesto ai vertici del M5s di uscire dal governo Draghi.

«Secondo me Conte ha grandi capacità politiche per quel che riguarda la leadership di un governo – aveva detto Giarrusso -, sono d’accordissimo sulla linea intrapresa da lui sulle armi come su altri temi. Ma guidare una forza politica, che non è neanche un partito ma qualcosa di più complesso, è un’altra cosa. Non dico che non sia la persona giusta ma che stiamo commettendo gravi errori, i nostri elettori ci osservano e lo sanno bene».

La decisione di Giarrusso, che lui stesso ha definito sofferta – avrà certamente ripercussioni anche sulle primarie del centrosinistra in Sicilia, alle quali era annunciata anche la sua partecipazione come possibile candidato del M5s alla presidenza della Regione nelle elezioni di autunno. A questo punto potrebbe candidarsi come governatore con il suo nuovo partito.

Dino Giarrusso ha detto che la sua scelta farà certamente felici tanti altri esponenti del M5s che non lo sopportavano. Sul nuovo partito ha invece affermato: «Sto fondando un nuovo movimento politico. Di Battista? No, non l’ho sentito, ne ho parlato invece con persone fuoriuscite e scontente del movimento M5s. Vorrei fondare un movimento politico che faccia in modo che sud e nord siano alla pari».

Giarrusso ha aggiunge: «Il M5s ha perso i suoi valori, come la partecipazione che, invece, io conservo». La ex "Iena" ha spiegato di avere anche cercato un confronto con Giuseppe Conte: «Gli ho scritto un messaggio ma non ho avuto nessuna risposta».

«Sottolineo la mia grandissima stima e la mia gratitudine nei confronti di Giuseppe Conte, che in Europa ha saputo difendere l'Italia – afferma l’eurodeputato – ma ora siamo a sostegno dal governo Draghi e fatico a capire per quale motivo dobbiamo continuare a restarci. I provvedimenti presi dal governo, che stanno cambiando in corsa le regole del gioco, stanno portando al fallimento di imprese e alla perdita di migliaia di posti di lavoro». 

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