LA FINANZIARIA
La prima manovra Schifani alla prova dell’Ars, al via la discussione generale
Sala d’Ercole dovrebbe oggi dare il via libera al bilancio della Regione e a quello interno dell’Ars per poi passare domani al ddl di stabilità
E’ iniziata all’Assemblea regionale siciliana la lunga maratona che porterà all’approvazione della prima manovra targata Schifani. Con la relazione del presidente della commissione Bilancio di Palazzo dei Normanni, Dario Daidone, e quella del relatore di opposizione, Cateno De Luca, Sala d’Ercole, presieduta dalla vicepresidente Luisa Lantieri, ha avviato la discussione generale.
«La manovra è condizionata anche dall’accordo stipulato tra la Regione e lo Stato per garantire il raggiungimento dell’obbligo del rientro dal disavanzo e di riduzione strutturale della spesa corrente – ha detto Daidone -. Contestualmente ci si pone l’obiettivo di fronteggiare gli effetti economici del notevole aumento dell’inflazione verificatosi negli ultimi mesi, con particolare riferimento al costo dell’energia, e ciò attraverso misure di aiuto agli enti locali, alle famiglie e alle imprese».
«Se quest’Aula glielo consentirà – ha sottolineato De Luca rivolgendosi direttamente all’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone – potrà battere un record: avere una legge di stabilità e un bilancio approvato quasi nei termini di legge, una cosa che credo non accadesse da 15 anni almeno. Approvare i documenti contabili in tempo è un dovere e un segno di buona amministrazione. La sfida adesso riguarda le prossime scadenze: la sfidiamo ad accelerare perché questo Parlamento le ha dimostrato, al di là di quelle che sono le posizioni, le sfumature, che quando si tratta di migliorare e lavorare per il funzionamento complessivo della macchia amministrativa il Parlamento sarà dalla sua parte».
«Mi auguro in Aula la stessa condivisione che c'è stata in commissione Bilancio – ha detto Giorgio Assenza, capogruppo di FdI -. E’ una finanziaria diversa rispetto a quella presentata dall’Esecutivo, ma non è corretto parlare di "emendamenti-marchette" e "finanziaria-monstre".
Di manovra «priva di strategia e idee», in cui non c'è traccia delle «riforme su forestali, consorzi di bonifica, Ipab sbandierate anche dal passato Governo con cui questo è in continuità», ha parlato, invece, il capogruppo del Pd, Michele Catanzaro.
«Questo è l’inizio di una legislatura che inaugura le grandi riforme – ha detto intervenendo in Aula Marianna Caronia, capogruppo della Lega a Palazzo dei Normanni -. L’approvazione di un bilancio nei tempi stabiliti è un obbligo e un dovere per qualunque amministratore, spendere il denaro in tempi rapidi e dare certezza dei pagamenti è un baluardo di legalità».
Dopo la discussione generale, Sala d’Ercole dovrebbe oggi dare il via libera al bilancio della Regione e a quello interno dell’Ars per poi passare domani al ddl di stabilità, composto da 127 articoli. Ieri sera il governo ha depositato alcuni emendamenti al testo.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA