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Origini riesine per il ministro Eugenia M. Roccella, il cui padre fu tra promotori della legge sull’aborto

Franco Roccella era nato a Riesi nel 1924. Anche lui impegnato in politica aveva idee diverse da quelle della figlia

Di Giuseppe Scibetta |

C’è un “pizzico” di Riesi  tra i nuovi componenti del Consiglio dei ministri presieduto da Giorgia Meloni che ieri mattina, nella mani del Presidente Sergio Mattarella, hanno giurato al Quirinale, in particolare con la neo ministra Eugenia Maria Roccella, che ha avuto affidata la delega a Pari opportunità, Famiglia e Natalità.

Le nuova ministra – che ha 68 anni – in “quota” Fratelli d’Italia, è stata incaricata di occuparsi appunto di Famiglia e Natalità, dopo essere stata sottosegretaria alla Salute nel Governo Berlusconi IV. E ritornata in Parlamento dopo cinque anni di assenza. Da tempo si è distinta per sue dichiarazioni contro la pillola RU 486, le unioni civili, la procreazione assistita, il piano Lgbt+ approvato a tutela di lesbiche, gay, bisessuali  transgender, dal Governo Draghi in una delle ultime riunioni. Un atteggiamento politico, quello di Eugenia Roccella, esattamente contrario a quello del padre, Franco Roccella, nato a Riesi nel gennaio del 1924 e morto nel dicembre del 1992, il quale è stato giornalista e poi direttamente impegnato in politica, essendo stato tra i fondatori, assieme a Marco Pannella, del Partito Radicale e uno dei promotori della legge sull’aborto. Anche il genitore della neoministra – che è stato pure sindaco di Riesi dal 18 novembre 1991 al 1º settembre 1992 e che era sposato con la pittrice e femminista Wanda Taheli – è stato per due legislature deputato, eletto la prima volta con i Radicali nel 1979. Ricandidato alle elezioni del 1983, inizialmente non fu confermato, ma subentrò a Montecitorio nel luglio 1984 dopo le dimissioni di Giovanni Negri. Nel febbraio 1986 lasciò il Partito Radicale, per aderire due mesi più tardi al Partito Socialista Italiano, che rappresentò alla Camera fino al 1987. Si distinse sempre per le sue idee e per il suo impegno innovativo e progressista.

Tra le proposte più importanti dell’on. Franco Roccella a livello nazionale anche quella che poi ha trovato riscontro legislativo con l’approvazione nel 1978 della legge 194 che consentì alle donne di ricorrere alla interruzione volontaria della gravidanza in una struttura pubblica. Di tutt’altro parere, invece, la neoministra per la Famiglia Eugenia Roccella, la quale ha assunto un atteggiamento diverso dopo essere stata portavoce e militante del Movimento per la liberazione della donna, costituito a Roma da un gruppo di femministe appartenenti al Partito Radicale che si sono battute per ottenere l’informazione sui mezzi anticoncezionali anche nelle scuole, la liberalizzazione dell’aborto senza distinzioni di stato di salute e di età in struttura sanitarie adeguate. 

La neoministra – che è nata a Bologna ma che ha vissuto a Riesi assieme ai familiari durante la sua infanzia – è laureata in Lettere moderne ed è dottore di ricerca all’università La Sapienza di Roma oltre ad essere una giornalista professionista. E’ stata candidata alla Camera dei deputati con il Partito Radicale nel 1979 senza essere eletta. Anni dopo ha però cambiato idea ed è approdata nell’ambiente dei conservatori del “Family Day”, diventandone portavoce, ed  assumendo posizioni contro l’aborto e dichiarandosi pro-vita e contro la fecondazione medicalmente assistita. Si è infine candidata alle recenti elezioni politiche ed è stata eletta nelle liste di Fratelli d’Italia, riprendendo  durante la campagna elettorale la sua storica battaglia contro la legge 194 e ora fa parte del nuovo Governo presieduto da Giorgia Meloni.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA