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Primarie del centrosinistra, M5S nel pantano: Cancelleri resta in bilico

Il Pd ha già nominato Caterina Chinnici e la Sinistra Claudio Fava. Sul sottosegretario, al suo secondo mandato parlamentare, c'è il no di Beppe Grillo. Deciderà Conte

Di Redazione |

E’ fissato a domani sera il termine per la presentazione delle candidature alle primarie alla carica di presidente della Regione siciliana dell’area progressista. Mentre il Pd ha già lanciato l’eurodeputata Caterina Chinnici e la Sinistra Claudio Fava per «Centopassi», il Movimento 5 Stelle si è impantanato attorno al nome del sottosegretario Giancarlo Cancelleri, sul quale, però, pende il "no" di Beppe Grillo, contrario al terzo mandato. E’ una fase d’impasse per il Movimento. «Per Grillo è una questione di principio – spiega un parlamentare nazionale siciliano – ormai è noto che lui non è d’accordo sulla deroga. Tuttavia, tra i deputati siciliani sono in tanti che vorrebbero Cancelleri candidato mentre altri sono sulle posizioni di Grillo, per il no. Alla fine però il percorso deve individuarlo il presidente Conte, lo ha detto anche Beppe».

Che ci sia una spaccatura tra coloro che sostengono Cancelleri e gli "integralisti" ormai è chiaro a tutti. Le strade percorribili sono tre: il no alla candidatura alle primarie di Cancelleri e quindi la scelta di un altro esponente che potrebbe essere il capogruppo all’Ars Nuccio Di Paola; la deroga, così come previsto nei comuni, dove chi ha fatto due consiliature può essere candidato alla carica di sindaco; la possibilità che la coalizione decida di dare al Movimento 5 stelle un giorno in più affinché i sostenitori si possano esprimere con il loro parere sulla piattaforma.

«Ma su questo deve decidere Conte», sottolinea il parlamentare grillino. «Ad oggi non c'è stata né una riunione né una votazione e da Roma al momento non abbiamo notizie», dice un altro deputato regionale. «Ritengo che bisognerebbe seguire la indicazioni della base cioè di confermare quel principio fondante dei due mandati – dice un altro parlamentare del M5s -, ma al contempo andrebbe salvata e tutelata l’esperienza acquisita nelle istituzioni. Per esempio chi ha fatto già due mandati, si potrebbe mettere al servizio con una candidatura alle elezioni amministrative come consigliere comunale o come sindaco, quindi, in un’altra istituzione. Sicuramente, sostengo che sia un peccato disperdere l’esperienza».  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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