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IL RETROSCENA

Regionali, Cateno De Luca: «Così ho affondato l’era “inciucista” di Miccichè»

Cena romana con big del centrodestra: «Così ho evitato che combini altri danni»

Di Mario Barresi |

«Con questa mossa ho definitivamente affondato anche l’era inciucista di Miccichè». Dieci e mezza della sera. Al telefono, da un ristorante con in sottofondo il vociare caciarone della Roma che conta, Cateno De Luca ammette di essere «gongolante», ma «comunque molto sobrio, contrariamente ad altri». Il candidato governatore conclude la sua giornata «molto proficua» nella capitale, scandita da una serie di «incontri trasversali». L’ultimo di questi, come ci conferma lo stesso “Scateno”, è stata una cena con «importanti esponenti nazionali del centrodestra». Ai quali l’ex sindaco ha raccontato il suo progetto. «Ma loro sapevano già tutto, compreso il fatto che sto crescendo nei sondaggi. Io, però, gli ho detto che ormai non mi fermo più», ridacchia compiaciuto.

Il piatto indigesto del menu è stato Gianfranco Miccichè, che «con la sua intervista-sproloquio è riuscito persino nel miracolo di rianimare Musumeci, ma tanto la bombola d’ossigeno dell’indignazione durerà pochi giorni». Nella tesi di De Luca, che con il leader forzista ha fin qui mantenuto rapporti cordiali, «Gianfranco dev’essere fermato prima che combini altri danni». E, fra un’amatriciana e un saltimbocca, pensa di esserci riuscito. In mattinata aveva additato «il piano per fronteggiare il Catemoto che a breve si abbatterà sull'Ars», con riferimento al progetto trasversale (svelato da La Sicilia, ma ormai fuori tempo massimo) di modificare la legge elettorale regionale cancellando l’elezione diretta del governatore e introducendo il proporzionale puro. «Sono pronti a stravolgere l’autonomia siciliana pur di frenare la mia dirompente avanzata, ma spazzerò via una volta per tutte pupi e pupari di una politica che ha ormai i minuti contati».

Ma con chi ha parlato De Luca? Nell’ultimo suo blitz a Roma, “aveva incontrato Matteo Salvini, convincendolo  ad appoggiare Federico Basile a Messina. Fonti della Lega assicurano che ieri non c’è stato alcun contatto “fisico” col Capitano. «Fra poco si capirà il senso di questa mia missione a Roma, che avrà effetti sulla politica regionale e nazionale», sibila il leader di Sicilia Vera. Che a Roma ha incontrato di certo alcuni esponenti del panorama indipendentista, fra cui Pino Aprile, leader del movimento 24 Agosto-Equità Territoriale. In programma, il 28 maggio, ci sarebbe una kermesse in piazza a Messina, con un comizio in piazza e un convegno l’indomani, «con personaggi top secret che sanciranno il punto di partenza di un nuovo movimento meridionalista che farà tremare i polsi anche a Roma».

Twitter: @MarioBarresi

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