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La difesa

Regione, Razza sull’incarico della moglie assessore: «Ho letto cose da voltastomaco»

L'ex assessore alla Salute difende la scelta di FdI: «Elena è stata prima della lista e lo ha fatto a mani nude»

Di Redazione |

«Fratelli d’Italia ha fatto le sue scelte. Elena è stata parlamentare, lavorando intensamente fino alla nascita del nostro bimbo, che poi l’ha portata ad allentare la sua presenza a Palermo come capita a tutte le mamme nel primo anno di vita dei figli. Il partito ha scelto due assessori nel capoluogo, entrambi uomini, e quindi due donne in Sicilia orientale. In questa fase ha premiato anche Enna che spesso fa la cenerentola. È stato, immagino, un gesto di rispetto verso un territorio che merita. Quella per FdI era l’unica provincia senza rappresentanza istituzionale a Palermo. La più piccola e con meno seggi, solo due. Se esistono i partiti è per selezionare e fare crescere la propria classe dirigente».

Così Ruggero Razza, in un’intervista rilasciata al quotidiano online IlSicilia.it, in merito all’ingresso di Elena Pagana nella Giunta guidata da Renato Schifani. «Ho letto cose da voltastomaco, con quella cattiveria tipica delle persone disturbate. Dicono che Elena, questa sarebbe la prima grande colpa, non ha avuto un successo elettorale, ma nessuno ricorda che in una provincia così piccola a votare sono state poche decine di migliaia di persone, a fronte di province ben più grandi e con più seggi. Si eserciti in una formuletta matematica: faccia il rapporto tra preferenze e votanti di ogni provincia. Si capirà che ha avuto un buon risultato, che è arrivata la prima della lista e che lo ha fatto a mani nude. Mi fa specie, poi, che i più critici siano quelli che dicono che ci sono pochi giovani e poche donne. E mi fermo qui perché potrei fare esempi passati e recenti di pratiche familistiche, che in questo caso non c’entrano proprio nulla». 

«Ho avuto grandi responsabilità e questo comporta raccogliere amori e odi. E so di avere un carattere molto rigoroso e anche questo, pare, non aiuti. Quando sei costretto a dire qualche no, a deludere le attese per designazioni irricevibili, a stoppare gli sgambetti o almeno a provarci, è facile attirarsi inimicizie in conto terzi. Diciamo che nella mischia le prendi e le dai, l’importante è rialzarsi sempre», dice ancora l’ex assessore regionale alla Salute. «Chi arriva oggi, e rivolgo un augurio sincero al neo assessore Giovanna Volo, potrà migliorare dove non siamo riusciti e attuare la grande sfida del Pnrr». Parlando invece del presente e del nuovo esecutivo regionale guidato da Schifani: «Bisogna condividere tutti la speranza che faccia bene. Anzi, bisogna impegnarsi perché la sfida riesca. Ci sono esperienze personali, nel governo, che vanno in questa direzione e una guida autorevole».  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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