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L'APPELLO

Sbarchi, Musumeci: «Sicilia presa d’assalto, Draghi dichiari stato d’emergenza»

Il governatore chiede al premier di prendere decisioni che consentano adottare misure di compensazione adeguate e dare  messaggio chiaro alla “sorda” Bruxelles

Di Redazione |

«Non amo ripetermi e neppure alimentare polemiche sterili. Dico con forza che la Sicilia continua a essere presa d’assalto dagli sbarchi e che le politiche nazionali non riescono a bloccare questo criminale commercio di carne umana. I viaggi dei ministri degli Esteri e dell’Interno sull'altra sponda del Mediterraneo non stanno raggiungendo gli obiettivi sperati. E l’Europa guarda complice e silente. La Sicilia è la frontiera a Sud di un Continente che preferisce girarsi dall’altro lato, mentre la disperazione sale dall’Africa, cercando in Sicilia la porta di accesso a una vita che in queste condizioni non potrà mai essere migliore». 

Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. «Mi appello – prosegue il governatore – al presidente Draghi: serve un segnale forte e ormai può venire solo da lui. Faccia quello che non ha voluto fare chi l’ha preceduto e dichiari lo stato di emergenza per gli sbarchi. C'è un mix pericoloso tra numeri crescenti degli emigranti, situazione epidemiologica regionale e la prognosi di crescita di entrambe le situazioni nelle settimane più calde per il turismo e per l’economia siciliana. Gli hotspot al collasso e le persone ammassate l’una sull'altra non possono essere nascoste e lasciano trasparire l'immagine forte di un’accoglienza finta che non rispetta la dignità dell’uomo».

«Serve – conclude Musumeci – un gesto forte che ci consenta di adottare misure di compensazione finalmente adeguate e che dia un messaggio chiaro a chi, a Bruxelles, fa di tutto per non assumersi chiare responsabilità. Una cosa è certa: così non si può andare avanti e io non farò finta di nulla».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA