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Voto, a Palermo si tenta di recuperare: seggi operativi ma ritardi pesano sull’affluenza

Il Viminale ha provveduto a nominare i presidenti in sostituzione di quelli che stamattina non si erano presentati. Inevitabili però i ritardi, i dati bassi dell'affluenza e le polemiche

Di Redazione |

«A seguito della nomina da parte del Comune di Palermo degli ultimi tredici presidenti delle sezioni elettorali mancanti, sono regolarmente insediate tutte le 600 sezioni elettorali previste in città senza che sia stato necessario procedere ad alcun accorpamento tra di esse». La prefettura di Palermo comunica il rientro dell'emergenza voto nel capoluogo che stamattina è stata provocata dall'assenza di decine e decine di presidenti di seggio che, per motivi ancora sconosciuti, non si sono presentati nelle scuole in cui avrebbero dovuto svolgere il loro ruolo. Una situazione incredibile che sta sollevando reazioni e polemiche dal momento che molti cittadini si sono ritrovati, nelle ore del mattino, davanti ai loro seggi senza poter votare.

«Fino a qualche ora fa nella sezione 387 della scuola Carmelo Onorato di Sferracavallo, non era possibile votare perché pur essendosi insediata la presidente del seggio, si stavano espletando le operazioni preliminari di apertura sacchi, conta e validazione delle schede», dice Laura Schimmenti che poco prima dell’ora di pranzo ha presentato una denuncia al commissariato di Polizia San Lorenzo per mettere nero su bianco l’impossibilità di esercitare il proprio diritto di voto negli orari indicati. «Mio marito lavora a Bologna – aggiunge – per cui per raggiungere l’Emilia ho un aereo nel tardo pomeriggio e temo di non fare in tempo. Chissà quante persone sono passate dal seggio nell’arco della mattinata – conclude – e non riuscendo a votare probabilmente non torneranno». 

«Il lavoro dell’ufficio elettorale, nella situazione di emergenza, lavorando per 30 ore consecutive, è stato portato a termine in modo encomiabile. Tutti i seggi mi risultano in questo momento operativi», aggiunge all'Ansa il segretario generale del comune di Palermo Antonio Le Donne. A proposito della circolare del ministero dell’interno, che riguardava la possibilità di accorpare le sezioni elettorali in cui mancava un presidente, Le Donne tiene a precisare che "non si è avuta la necessità di avvalersi di questa opportunità in quanto nel frattempo tutti i seggi sono stati coperti da un presidente nominato direttamente dal comune di Palermo». 

Il caos di questa mattina ha avuto inevitabilmente ripercussioni sui primi dati dati di afflluenza alle urne: il dato delle ore 12 è ancora parziale.

In prossimità di quanto accaduto a Palermo sia il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, così come il commissario regionale della DC Nuova Totò Cuffaro, avevano proposto di prorogare il voto (soltanto nel capoluogo) fino alle 14 di domani.

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