PerugiAssisi contro guerra, in marcia “con Papa Francesco”

Di Redazione / 13 Aprile 2022

ASSISI (PERUGIA), 13 APR – Si concluderà per la
prima volta nella sua storia in piazza San Francesco anziché
alla Rocca di Assisi la Marcia della pace e della fraternità in
programma il 24 aprile che avrà come tema “Fermatevi, la guerra
è una follia” per dire basta al conflitto in Ucraina e a tutti
gli altri in corso nel mondo. “Marceremo con Papa Francesco”
hanno sottolineato Flavio Lotti, anima della PerugiAssisi, e fra
Marco Moroni, custode del Sacro Convento, presentando
l’appuntamento. Richiamando le parole del Pontefice contro i
conflitti e annunciando che sono già “tante” le adesioni.
“Papa Francesco sarà con noi – ha detto Lotti – con tutto il
suo messaggio e il linguaggio dei segni che sta utilizzando in
maniera così copiosa e significativa. Insieme a lui vogliamo
dire la sola cosa che si può dire davanti a una guerra e cioè
che bisogna fermarla. La sola cosa per la quale ci metteremo in
cammino”. Ha quindi parlato di una marcia “necessaria per far
crescere un movimento di cittadini e cittadine che si uniscano a
Papa Francesco e al suo grido ‘fermatevi'”. “Abbiamo bisogno –
ha aggiunto – che dal basso cresca un movimento per evitare
l’escalation della guerra e altre stragi come quelle delle quali
veniamo a sapere ogni giorno. Abbiamo bisogno di evitare che
questa guerra arrivi anche da noi perché questo è il pericolo
del giorno prima. C’è stato il grido importante dei sindaci
perché già i bilanci stanno soffrendo, non è solo il prezzo
della benzina. C’è un’onda d’urto della guerra che rischia di
mettere tantissime persone in grande sofferenza. La PerugiAssisi
sarà quindi la marcia delle persone che si vogliono prendere
cura le une delle altre”.
“Camminiamo con Papa Francesco e con Francesco” ha
sottolineato padre Moroni. “L’invito che facciamo – ha aggiunto
– è, al termine della marcia, di recarsi sulla tomba di San
Francesco per implorare la pace, per chiedere, per noi, per chi
guida oggi le Nazioni, lo stesso spirito che lo ha animato. Che
lui, fratello di tutti può davvero donarci”.

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