BOLOGNA
Pg Bologna, rimpiango legge banche 1936
BOLOGNA, 28 GEN – “Al di là delle singole responsabilità penali, di per sé gravi, va posto in luce in questa sede che l’aver organizzato un aumento di capitale di 150 milioni di euro, fatto sottoscrivere a clienti piccoli o piccolissimi, poi interamente bruciato per operazioni scellerate, è atto criminale dalle conseguenze su tutta la popolazione, ingannata e derubata con un danno sociale elevatissimo”. E’ il duro passaggio della relazione del procuratore generale Ignazio De Francisci che, durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario a Bologna, si è concentrato anche sulle indagini della Procura di Ferrara su Carife. “Viene quasi di rimpiangere – ha detto – la legge bancaria del 1936 (mirabile esempio di tecnica legislativa) e le conseguenze penali che derivavano per chi faceva uso sconsiderato della attività creditizia”.