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Ponte, Micciché: «Lo vogliono Renzi e Franceschini? Tanto non si farà, è un sogno irrealizzabile»

Di Redazione |

PALERMO – «Bisogna che la politica cominci a fare cose serie. Sappiano benissimo che riempirsi la bocca con la parola “Ponte” è inconcludente, perché tanto non si farà. E’ inutile che Renzi e Franceschini tornino a parlare del Ponte di Messina…». Lo ha detto il Presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, commentando le parole del leader di Italia Viva Matteo Renzi e del ministro Dario Franceschini che si dicono favorevoli alla realizzazione dell’infrastruttura. «Quante volte Franceschini si è occupato di beni culturali siciliani?», dice il commissario regionale di Fi in Sicilia. «Non mi risulta neppure un suo commento…», conclude.

Poi Miccichè aggiunge: «Parlare oggi di Ponte di Messina è una cosa totalmente inutile. Parliamo di minc…e. Tanto è una cosa che non si può fare. Pensate che la prima legge risale a Casimiro Vizzini negli anni 50 e nel 2050 ce ne sarà un’altra. E’ un sogno che abbiamo in tanti ma sappiamo che non è realizzabile».

E spiega: «Io sono stato al Cipe quando si facevano le cose seriamente, e avevamo nominato una commissione guidata da Fabrizio Barca per valutare la possibilità di fare il Ponte di Messina. Bene, dal punto di vista tecnico è fattibile con una navata unica da 3 km, a condizione che sia larga minimo 70 metri. Ma gli unici punti disponibili sono le città di Reggio Calabria e di Messina. A quel punto sarebbe necessario fare degli espropri di numerose case. Io, che sono un provocatore, nel 2003 misi a disposizione 700 milioni di euro per gli espropri, ma ovviamente rimase tutto lettera morta». E conclude: «E’ molto più urgente parlare di fiscalità di vantaggio, non ho dubbi». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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