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LA FESTA DEI LAVORATORI

Primo maggio, La Russa rende omaggio ai Caduti del Lavoro a Paternò: «Le morti bianche piaga inaccettabile»

Il presidente del Senato nella sua città natale ha deposto una corona d’alloro e schivato le critiche della Cgil al Dl lavoro

Di Redazione |

Questa mattina, in occasione del Primo maggio, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha deposto una corona d’alloro davanti alla lapide intitolata ai caduti del lavoro all’ingresso del municipio di Paternò (Catania), a fianco a quella dedicata al milite ignoto.

All’arrivo arrivo nella sua città natale, La Russa è stato accolto dal prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi e dal sindaco di Paternò, Nino Naso. Con La Russa il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno. La breve cerimonia è stata scandita dalle note del silenzio. Il presidente poi si è intrattenuto alcuni minuti col sindaco a Palazzo di città.

«La cosa più importante di oggi, 1 maggio, era rendere omaggio ai caduti sul lavoro, una delle piaghe che non si riesce a sconfiggere e sulla quale – ha detto La Russa – , credo, tutti i partiti e il governo devono prestare ancora più attenzione perché la strage di chi muore mentre lavora è inaccettabile, aldilà di qualunque differenza politica».

«Ringrazio il sindaco Nino Naso per avermi dato l’opportunità di celebrare insieme questa giornata – ha detto ancora La Russa – e per la sensibilità del Comune di Paternò che ha messo una lapide, accanto a quella dedicata ai milite ignoto e a quella che ricorda il bombardamento anglo-americano in questa città durante la Guerra, un’altra incredibile strage».

«Stiamo parlando della festa del lavoro che abbiamo voluto celebrare qui, a Paternò», ha invece risposto il presidente del Senato ai cronisti che gli hanno chiesto un commento sulle critiche della Cgil al decreto lavoro del governo e alla scelta di abolire il reddito di cittadinanza.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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