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Regionali: Berlusconi-Alfano verso l’intesa e Renzi arriva a Palermo

Di Angelo Brocato e Fabio Scavuzzo |

PALERMO – Mentre il Pd aspetta l’arrivo a Palermo di Matteo Renzi per superare l’impasse su candidature e alleanze per le prossime elezioni regionali siciliane, il centrodestra prova a giocare d’anticipo sull’alleanza con Alternativa Popolare di Angelino Alfano. L’ex premier sarà a Mondello stasera, ufficialmente per presentare il suo libro “Avanti – Perchè l’Italia non si ferma” ma nell’agosto pre-elettorale siciliano la visita del segretario Dem assume inevitabilmente un significato politico. Il nodo resta in primo luogo quello delle alleanze: obiettivo, una coalizione più larga possibile, intenzione confermata lunedì dalla segreteria regionale del Pd. Poi i nomi: dopo il no del presidente del Senato Pietro Grasso, resta in campo solo l’autocandidatura del governatore uscente Rosario Crocetta.

Il centrodestra sembra avviarsi intanto verso l’accordo con Angelino Alfano. Un accordo che, secondo alcune indiscrezioni, sarebbe sempre più vicino. L’intesa tra Forza Italia e Alternativa popolare di Angelino Alfano potrebbe essere ufficializzata già tra domani e dopodomani dopo un incontro decisivo tra i berlusconiani e il ministro degli Esteri. 

Il pressing su Angelino Alfano per chiudere un accordo si fa sempre più forte. Le pressioni (alimentate dall’incertezza sul futuro dovuta anche a una legge elettorale penalizzante), arrivano soprattutto dall’interno di Area popolare, che risulta spaccata in due. Da una parte, c’è chi spinge per un’intesa con Silvio Berlusconi almeno a livello locale (poi si vedrà cosa accadrà sul piano nazionale), considerata l’unica strada per rilanciarsi e restare ancora al tavolo che conta. Maurizio Lupi, capogruppo Ap a Montecitorio, riferiscono, starebbe lavorando per ricucire lo strappo con il Cav.

Dall’altra parte, c’è chi sostiene che “non ci siano al momento le condizioni politiche per un’alleanza, nè a sinistra, nè a destra al di fuori di un chiaro e coerente quadro di accordi nazionali”. Quanto al nome del governatore su cui puntare, la convergenza tra Ap e Fi potrebbe arrivare su Nello Musumeci (sostenuto da Fdi e in campo da tempo) ma non è esclusa l’ipotesi di un’intesa su un candidato civico.

L’ultima parola spetterà ad Alfano, che è a un bivio decisivo e, riferiscono, non ha ancora deciso cosa fare, almeno ufficialmente. Di certo, Ap sembra pronta ad esplodere da un momento all’altro. In queste ore, raccontano, ci sono contatti e incontri per uscire dall’impasse, visto che Berlusconi conferma il suo veto sul ritorno all’ovile dell’attuale ministro degli Esteri, ma porte aperte ai centristi per vincere le Regionali siciliane. I prossimi giorni saranno decisivi per una scelta di campo.

Intanto domani per spingere la candidatura dell’ex presidente della commissione regionale Antimafia tornerà in Sicilia anche Giorgia Meloni. “Spero che una convergenza attorno alla candidatura di Nello, che è l’unica in campo e secondo noi la più autorevole, possa essere anche il preludio a una alleanza di carattere nazionale”, ha detto il leader di Fratelli D’Italia parlando con i giornalisti alla Camera. Ma la Meloni non vuole sentire parlare, almeno per il momento, di Angelino Alfano: “Chi ha governato con Renzi non può essere nostro alleato. E penso che per noi sarebbe molto imbarazzante avere Alfano come alleato, a livello nazionale ma anche a livello regionale”.

In casa Cinquestelle parla oggi Roberto Fico: “In Sicilia abbiamo fatto un lavoro straordinario e dai siciliani ci viene riconosciuto. Gli altri fanno un caos incredibile solo per le poltrone, Berlusconi forse fa di nuovo l’accordo con Alfano, l’unico voto utile in Sicilia è per il M5S”. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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