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Scarpinato-Meloni: al Senato duro botta e risposta su fascismo, mafia e depistaggi

Tutto è nato dall'intervento del senatore del M5s che ha puntato il dito contro gli insabbiamenti dei genocidi neofascisti

Redazione La Sicilia

26 Ottobre 2022, 16:45

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Duro botta e risposta oggi al Senato tra il senatore del M5s Roberto Scarpinato, l'ex magistrato eletto in Sicilia, e il premier Giorgia Meloni. Tutto è nato dall'intervento di Scarpinato che nel suo discorso ha puntato il dito contro "il depistaggio delle stragi neofasciste", a partire da quella di piazza Fontana, e sulle parole di Giorgia Meloni contro il reato di tortura per i fatti del G8 di Genova: «Non bastano né le prese di distanze dal fascismo - ha detto  l’ex magistrato - né la neo condiscendenza del presidente La Russa nel dichiarare chiusi i ponti con il passato per instaurare una nuova fase di riconciliazione nazionale». Questa, per il senatore grillino, «sarà possibile solo quando ci sarà verità sulle stragi del neofascismo e verranno esclusi dal vostro Pantheon taluni personaggi». 

«Resta viva - va avanti Scarpinato - la preoccupazione sul vostro voler mettere mano alla Costituzione» con la riforma del «presidenzialismo che potrebbe rivelarsi una ritorsione autoritaria» che porterà «all’uomo solo al comando. Quanto alla fermezza nella lotta contro la mafia, mi auguro che valga anche contro la mafia dei colletti bianchi, che va a braccetto con la corruzione. La mia perplessità si regge sul fatto che la vostra maggioranza si regge anche su una forza politica il cui leader...», ma qui Scarpinato viene interrotto dal presidente La Russa, per aver superato i due minuti previsti.

Dunque si apre un breve battibecco tra i due, con il senatore M5S che polemizza sulla "tagliola", tanto che La Russa insiste affinché termini il suo intervento. «Vede, presidente - conclude dunque Scarpinato - noi siamo le nostre scelte, le scelte che compiamo, e lei da tempo ha scelto da che parte stare, non dalla parte degli ultimi».

 

La replica

«Al senatore Scarpinato dovrei dire che mi dovrei stupire di un approccio così smaccatamente ideologico. Ma mi stupisce fino a un certo punto perchè 
l'effetto transfert che lei ha fatto tra neofascismo, stragi e sostenitori del presidenzialismo è emblematico del teorema di parte della magistratura, a cominciare dal depistaggio e dal primo giudizio sulla strage di via d’Amelio. E questo è tutto quello che ho da dire», ha replica Giorgia Meloni ricevendo una standing ovation  e tanti applausi  dai banchi del centrodestra