S&P taglia rating Russia a Sd, default selettivo

Di Redazione / 09 Aprile 2022

ROMA, 09 APR – Il rating del debito russo in valuta
estera a lungo termine è stato declassato da S&P da CC a SD,
cioè in default selettivo. Il downgrade riflette il pagamento in
rubli dell’eurobando denominato in dollari con scadenza 4
aprile. “Non ci attendiamo che gli investitori siano in grado di
convertire in dollari il pagamento effettuato in rubli, o che il
governo sia in grado di convertire” i rubli in dollari durante
il periodo di grazia di 30 giorni, afferma S&P. Questo perché
l’agenzia di rating ritiene che “le sanzioni contro la Russia
saranno rafforzate nelle prossime settimane”, mettendo a rischio
la volontà e le capacità della Russia di onorare i termini le
condizioni delle obbligazioni ai titoli di bond stranieri. Nel
tagliare il rating a lungo termine russo in valuta estera, S&P
mantiene a ‘CC/C’ quello in valuta locale. Mosca è stata
costretta a pagare in rubli la cedola da 594,8 milioni di euro
su un eurobond dopo che il Tesoro americano ha deciso di non
consentire l’accesso ai dollari parcheggiati dal governo russo
nelle banche statunitensi. Una decisione che ha spinto le
istituzioni finanziarie internazionali a rifiutarsi di gestire
ed elaborare il pagamento da 649,2 milioni di dollari alla
scadenza del 4 aprile e il successivo passo della Russia di
provvedere in rubli. Il contratto originario del bond però
prevede il pagamento in dollari e, quindi, effettuarlo in
un’altra moneta potrebbe rappresentare una violazione e un
mancato rispetto degli obblighi. Nonostante la scadenza sia
stata superata, la Russia ha comunque un periodo di grazia di 30
giorni per far fronte al suo impegno.

Pubblicato da:
Redazione