Tre anni fa il rogo di Notre-Dame, Macron visita il cantiere

Di Redazione / 15 Aprile 2022

PARIGI, 15 APR – A nove giorni dal ballottaggio del
24 aprile contro Marine Le Pen, il presidente candidato,
Emmanuel Macron visita oggi il cantiere di Notre-Dame, in
occasione del terzo anniversario dal devastante incendio che che
il 15 aprile 2019 distrusse una parte della cattedrale. “Questa
visita sarà l’occasione pr il capo dello Stato di fare il punto
sui progressi del cantiere”, ha riferito l’Eliseo, Intanto, il
misterioso sarcofago in piombo recentemente scoperto durante i
lavori nella cattedrale verrà presto riaperto all’Istituto
medico-legale di Tolosa, nel sud-ovest del Paese, per scoprirne
i segreti “nel rispetto” della legislazione sui resti umani,
annunciano i responsabili degli scavi archeologici.A tre anni
dall’incendio che ha scosso la Francia e l’Europa,
Notre-Dame-de-Paris ritova progressivamente la sua bellezza
originaria, grazie al lavoro quotidiano di un esercito di
artigiani al lavoro per ricostruirla, ripulirla e bonificarla
dalle polveri di piombo sprigionatesi dal rogo. “La pulizia
interna delle volte, delle mura e del pavimento”, che dovrebbe
terminare tra poco, come anche la preparazione delle volte in
vista della loro completa ricostruzione, “hanno restituito alla
cattedrale il suo candore originale”, affermano i responsabili
del vasto cantiere, a cui contribuiranno – soprattutto per
quanto riguarda il recupero dei dipinti – anche un gruppo di
restauratrici italiane. Prima dell’incendio, la cattedrale
simbolo di Parigi accoglieva ogni anno 12 milioni di visitatori,
2.400 funzioni religiose e 150 concerti. Il cantiere può contare
su uno slancio di solidarietà senza precedenti, con doni per 844
milioni di euro giunti da tutto il mondo. L’obiettivo è riaprire
la cattedrale al pubblico nel 2024, anno dei Giochi Olimpici di
Parigi. Le cause dell’incendio restano ancora incerte, ma gli
inquirenti continuano a propendere per lo scenario di
un’imprudenza piuttosto che quello di un atto doloso. Nel giugno
2019, al termine dell’inchiesta preliminare, il procuratore di
Parigi Rémy Heitz disse di favorire l’ipotesi di un incidente,
evocando una sigaretta spenta male o un guasto elettrico.

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