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Cane legato a una catena troppo corta, un uomo multato di mille euro a Chieti

Applicata la legge Brambilla

Redazione La Sicilia

04 Settembre 2025, 14:37

cane-catena

I vigili urbani di Chieti hanno comminato una sanzione amministrativa di 1000 euro a un cittadino che teneva il proprio cane legato a una catena troppo corta, impedendogli di muoversi liberamente. L’intervento, avvenuto mercoledì 3 settembre dopo una segnalazione di alcuni abitanti della zona rurale del capoluogo teatino, rappresenta uno dei numerosi casi in tutta Italia di applicazione concreta della cosiddetta Legge Brambilla, una normativa che tutela direttamente i diritti degli animali e condanna pratiche ritenute crudeli e incompatibili con il benessere degli animali stessi.

A commentare l’episodio è Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente (LEIDAA), nonché promotrice della legge: «La multa inflitta a Chieti è soltanto l’ultima di una lunga serie che testimonia una vera e propria rivoluzione culturale oltre che normativa. Gli animali, finalmente, non sono più considerati semplici oggetti, ma portatori di diritti tutelati direttamente. Il tempo dell’impunità e della tolleranza verso comportamenti barbare è finito».

La legge, entrata in vigore con l’intento di porre fine alla crudeltà di tenere gli animali legati a catena, prevede sanzioni che possono arrivare fino a 5.000 euro, anche nel caso in cui non vi siano lesioni evidenti. «Non si tratta solo del caso di Chieti – spiega Brambilla – ma di una prassi che trova conferma in tutta Italia. Solo poche settimane fa anche le guardie zoofile della LEIDAA in provincia di Venezia hanno elevato una sanzione nei confronti di un altro proprietario che custodiva il cane con un mezzo identificabile con la catena, causando gravi sofferenze all’animale».

Fondamentale, sottolinea la presidente, è il ruolo delle forze dell’ordine locali, delle guardie zoofile, delle Asl e dei comuni, che non solo devono vigilare sul rispetto della legge, ma anche occuparsi della riscossione delle multe. L’approvazione e l’applicazione rigorosa della Legge Brambilla segnano dunque un punto di svolta nel modo di concepire il rapporto tra uomo e animale, indicandone una direzione più rispettosa e responsabile.

Con questa multa a Chieti, la tutela degli animali compie un passo avanti concreto sul territorio italiano. «Ora – conclude Brambilla – non ci saranno più alibi per chi mantiene i propri animali in condizioni incompatibili e dolorose».