23 dicembre 2025 - Aggiornato alle 09:15
×

Fumarole in provincia di Ragusa, il Libero consorzio prova il giro di vite. Servirà davvero?

Sono già 40 le aziende agricole diffidate tra Acate e Ispica a non procedere con la combustione dopo avere accumulato grandi quantità di residui vegetali misti a plastica, lacci, teli, contenitori di fitofarmaci e altri materiali

Redazione La Sicilia

01 Luglio 2025, 13:46

default

default

Il Libero Consorzio Comunale di Ragusa ha intensificato l’azione di contrasto al fenomeno delle cosiddette “fumarole”, l’abbruciamento illegale dei rifiuti agricoli che ogni anno compromette gravemente la qualità dell’aria e la salute pubblica. Su impulso della presidente Maria Rita Schembari è stato dato mandato al Comando della Polizia Provinciale di rafforzare non solo l’attività repressiva, ma anche quella preventiva, attraverso controlli capillari e il coinvolgimento diretto delle aziende agricole.

“La lotta alle fumarole – dichiara la presidente Schembari – non può limitarsi alla sola repressione, che pure sarà senza alcuna tolleranza. È fondamentale agire in chiave preventiva, supportando le imprese nella corretta gestione degli scarti e assicurando il rispetto delle norme ambientali. Non è ammissibile alcuna giustificazione per chi ancora inquina l’aria che respiriamo, danneggiando l’ambiente e mettendo a rischio la salute collettiva”.

Grazie anche all’utilizzo dei droni, sono state individuate oltre quaranta aziende serricole, tra Acate e Ispica, che avevano già accumulato grandi quantità di residui vegetali misti a plastica, lacci, teli, contenitori di fitofarmaci e altri materiali. Le imprese sono state formalmente diffidate a non procedere con abbandono o combustione dei rifiuti e a trasmettere alla Polizia Provinciale la documentazione di avvenuto smaltimento. A partire da questa settimana, i controlli saranno effettuati congiuntamente alle Polizie Locali dei Comuni di Acate, Vittoria, Ragusa, Santa Croce Camerina, Scicli e Ispica, secondo quanto concordato in un recente tavolo tecnico promosso dalla Provincia.

“Non è ammissibile alcuna giustificazione o tolleranza – ribadisce Schembari – per quegli imprenditori agricoli che ancora si ostinano, imperterriti, a bruciare i rifiuti agricoli delle proprie serre, appestando l’aria con diossine e sostanze altamente nocive per la salute e l’ambiente. Di certo non stiamo assistendo passivamente a questa odiosa pratica, ma – si sappia – anzi, che l’Ente Provincia produrrà il massimo sforzo con tutti i mezzi a disposizione per contrastare il fenomeno e denunciare i responsabili all’Autorità Giudiziaria”.

La presidente ricorda inoltre che è attivo dal 2023 un sistema integrato per il conferimento gratuito degli scarti vegetali presso la piattaforma provinciale di Contrada Perciata, nel territorio di Vittoria: “Le alternative legali ed ecocompatibili esistono. Chi continua a ignorarle sarà perseguito con ogni strumento legale. L’Ente Provincia non assisterà in silenzio: siamo e saremo in prima linea per contrastare con determinazione ogni forma di inquinamento ambientale”.