Cronaca
Giarratana: omicidio Dell’Albani, al via l’istruttoria dibattimentale
Anche questa volta l'imputato non si è presentato in aula
Al via l’istruttoria dibattimentale davanti alla Corte di Assise di Siracusa (presidente Tiziana Carrubba, a latere Carla Frau), nel processo ai danni di Mariano Barresi, imputato dell’omicidio pluriaggravato della cognata Rosalba Dell’Albani, avvenuto il 4 marzo dell’anno scorso a Giarratana. Sentiti i primi testi di polizia giudiziaria chiamati dalla Procura di Ragusa sulle questioni preliminari, ovvero chi c’era sul posto, i referti che hanno fatto, le fotografie, come hanno svolto l’attività.Il 28 maggio saranno sentite tutte le parti civili e le sorelle della defunta. Altra udienza calendarizzata per il 31 maggio. Anche ieri era assente l’imputato che doveva seguire in videoconferenza dalle carceri di Caltagirone; il collegamento non ha funzionato; tutte presenti in aula, invece, le parti civili (Paolo Fracasso e i giovani Michael, Gabriel e Bryan, rispettivamente marito e figli della vittima).In assenza di questioni preliminari, è stato dichiarato aperto il dibattimento alla presenza delle parti: il pm Gaetano Scollo, le parti civili (avvocati Gianluca Nobile e Mariachiara Mollica) e la difesa dell’imputato (avvocato Sergio Crisanti).Le parti hanno concordemente chiesto l’acquisizione al fascicolo per il dibattimento di tutte le intercettazioni di conversazioni effettuate nel corso delle indagini preliminari: non sarà quindi necessario trascriverle mediante perizia, ma saranno semplicemente acquisite. La Corte d’Assise di Siracusa non ha sciolto la riserva sulla richiesta della difesa dell’imputato di perizia psichiatrica volta ad accertare la capacità di intendere e di volere dell’imputato al momento del fatto. Lo farà dopo avere acquisito altre testimonianze.Il pm e i difensori delle parti civili si sono opposti a tale richiesta, facendo notare come, in particolare, il Gup di Ragusa, cui era stata posta analoga richiesta, la respinse osservando che nulla in atti, neanche la stessa consulenza tecnica difensiva, lascia residuare il sospetto che l’imputato (cui mai è stata diagnosticata alcuna problematica psichica e che mai è stato in cura o ha seguito alcuna terapia per problemi di natura psichiatrica) potesse essere privo, anche solo parzialmente, della capacità di intendere e di volere allorquando commise il delitto.Il pensionato è accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dagli abbietti e futili motivi, dalla crudeltà, e dall’avere commesso il delitto in circostanze tali da ostacolare la privata difesa. Per quanto ricostruito dalla Procura di Ragusa, nella formulazione dei capi di imputazione, Barresi ha colpito la donna di notte, limitandone così ulteriormente anche le possibilità di difendersi; ha pugnalato la donna al collo recidendone la carotide ed è rimasto a guardarla agonizzante per circa, come riferiscono i rapporti, 3-4 minuti.