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Il settore zootecnico della provincia di Ragusa e il vantaggio di essere soci di una cooperativa

Confcooperative riporta i dati di uno studio Nomisma applicabili anche nell'area iblea

Di Redazione |

“Essere soci di una cooperativa ha un vantaggio economico. Lo dicono i numeri: se un allevatore conferisce il proprio latte in cooperativa, il prezzo di liquidazione della materia prima si mantiene stabilmente superiore a quello di mercato. È questa una delle principali evidenze emerse da uno studio Nomisma sul valore economico del sistema cooperativo, presentato a Milano al Primo summit della cooperazione lattiero-casearia organizzato da Alleanza cooperative agroalimentari dal titolo “Latte italiano: la forza della cooperazione”. Una serie di riflessioni e considerazioni che toccano da vicino la realtà iblea dove il settore zootecnico è molto sviluppato come sottolinea il presidente territoriale Confcooperative Ragusa Luca Campisi (nella foto).

“Si sta facendo un gran parlare, in questi giorni – dice – di latte e dei suoi derivati. Ed è un argomento che ha ragion d’essere in una realtà che, come quella iblea, può vantare una delle produzioni di latte tra le più rilevanti a livello siciliano. E’ chiaro che per potere essere competitivi e stare sempre sul mercato, al netto delle problematiche che già conosciamo, i produttori di latte possono sperimentare, per chi non l’abbia già fatto, nuove strade. Ed ecco perché chiariamo che essere soci di una cooperativa ha i propri vantaggi economici”.

Quali? “Molto semplice – aggiunge il presidente – se un allevatore conferisce il proprio latte in cooperativa, il prezzo di remunerazione della materia prima si mantiene stabilmente superiore a quello di mercato. Questo mette in rilievo il valore dell’essere cooperativi. Il patto mutualistico tra i soci e la cooperativa, che si fonda su garanzia del conferimento e remunerazione del latte a prezzi più alti di quelli del mercato, fornisce una prospettiva di lungo periodo alle imprese cooperative. Quali? Di sicuro resilienza del sistema e longevità del rapporto tra soci e cooperativa sono gli altri due elementi di distintività del modello cooperativo. La vita media delle cooperative è di circa 60 anni, più del doppio di quella delle società di capitali (27). Ma non solo. In questo settore, le performance economiche hanno registrato una crescita costante nell’ultimi decennio: nel periodo 2013-2022 le cooperative lattiero casearie hanno consolidato un incremento del fatturato del 52% e la crescita è stata accompagnata da un robusto consolidamento delle dimensioni, in virtù sia di processi di crescita che di fusioni fra cooperative. Il futuro della cooperazione lattiero-casearia dipende dalla prosecuzione del processo di consolidamento e crescita: un’altra sfida cruciale è quella della transizione ecologica e digitale, che vede già molte cooperative in prima linea, con investimenti in tecnologie e digitalizzazione per adeguarsi a sempre più alti standard ambientali e di benessere animale. Ci sono molti motivi, dunque, per chi non lo avesse ancora fatto, per scegliere il modello cooperativistico, un modello sinonimo di buoni risultati scaglionati nel tempo”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA