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Il sindaco Piccitto in calo di consenso «Ma non è tracollo»

Di Michele Barbagallo |

Va precisato che non si tratta di un consenso elettorale ma un sondaggio tra i cittadini volto a giudicare la figura del sindaco nel suo complesso, in una miscela di elementi che va dai fattori emotivi e d’immagine a quelli di attività amministrativa.

Il sindaco Piccitto, che proprio pochi giorni fa in conferenza stampa aveva parlato degli “straordinari” risultati raggiunti nel 2016, spiega che «probabilmente non c’è un’adeguata percezione del lavoro svolto dall’amministrazione comunale e questo ha condizionato il giudizio sulla persona».

«Comunque – spiega – tra avere maggiore visibilità e lavorare per la città – spiega Piccitto – io ho scelto la seconda, ho scelto la città. Questo va probabilmente a discapito di punti percentuali sulla mia persona, ma il lavoro che noi come amministrazione stiamo facendo collettivamente, va a beneficio di Ragusa e dei ragusani. In ogni caso non registro un tracollo, come vuol fare intendere qualche analista dell’opposizione. Lo scorso anno ero al 49%, quest’anno al 46%. Se guardiamo questo dato c’è un calo, sicuramente, ma non c’è uno scostamento così eccessivo. Probabilmente è dovuto al fatto che abbiamo dovuto fare delle scelte impopolari, come l’aumento del tributo idrico al 100%, a causa di normative regionali e statali. Una scelta dolorosa ma necessaria di cui ci siamo assunti le responsabilità. Io non vado alla ricerca di un personalismo da continua campagna elettorale. Lavoro per la città. Stop”.

E sulla differenza rispetto al suo insediamento, quando la popolarità era al 69%, Piccitto dice: “Quello è un dato drogato dalle elezioni. C’era un ballottaggio, molti hanno votato me perché non volevano votare l’altra proposta. Già l’anno dopo, infatti, il dato percentuale era intorno al 53% che è più o meno quello che materialmente ritenevo di avere”.

Ma i nuovi dati hanno naturalmente infiammato il dibattito politico. Lab 2.0 di Sonia Migliore ha parlato di una “scivolata vertiginosa”. Poi aggiunge: “Piccitto fa peggio della Raggi che a Roma sta portando alla ribalta nazionale ciò che a Ragusa denunciamo da tempo: inadeguatezza politica accompagnata da insipienza amministrativa. Ma per Grillo e Cancelleri il sindaco di Ragusa è il migliore d’Italia: probabilmente confondono il nostro Paese con un altro dove gli standard di valutazione sono assai diversi dai nostri. Ecco, forse il miglior sindaco in Argentina! La verità è che il sondaggio del Il Sole 24 Ore conferma l’inadeguatezza di una classe politica grillina, che non riesce ad andare oltre alla protesta”.

Anche il Pd, con i consiglieri Chiavola e D’Asta, spiega che andrà avanti con la mozione di sfiducia: “Come andiamo dicendo da tempo, la città avverte la continua disattenzione di questo sindaco nei confronti delle esigenze primarie che sarebbe indispensabile mettere sempre in vetrina. E tutto ciò a fronte di un incremento della tassazione che ha davvero dell’incredibile. Insomma, come si dice, “cornuti e mazziati”. Si pagano più tasse senza, al contrario, avere in cambio servizi migliori, all’altezza della situazione. Ecco perché, come sosteniamo da tempo, è arrivato il momento per questo sindaco di fare l’unico atto dignitoso necessario, farsi da parte”.

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