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Marina di Ragusa, commemorati i cinque pescatori scomparsi 100 anni fa con il peschereccio Divinità

Il sindaco Cassì: "L'aspetto più importante della cerimonia odierna è la presenza degli studenti e, quindi, delle giovani generazioni"

Redazione La Sicilia

09 Aprile 2024, 15:27

09.04.2024 commemorazione naufragio 1

Cento anni fa lungo la costa iblea si inabissava il peschereccio Divinità trascinando con sé cinque pescatori “mazzariddari”. Il sindaco Peppe Cassì, nel centenario dell’accaduto e della morte di Ignazio Amore, Francesco La Terra, Alfonso, Angelo e Giuseppe Carnemolla che erano a bordo, ha voluto che fosse apposta una lapide commemorativa nel luogo simbolo della marineria di Mazzarelli, lo “Scalo Vecchio”. Alla cerimonia erano presenti il presidente del Consiglio comunale, Fabrizio Ilardo, il parroco di Marina, il sacerdote Riccardo Bocchieri, e i rappresentanti delle forze dell'ordine.

“La cosa più importante della cerimonia di oggi, in cui è stato commemorato il centenario del naufragio del peschereccio Divinità, inabissato lungo le coste di Marina di Ragusa, - ha commentato il primo cittadino - è la presenza dei giovani, della scuola. Quei nomi dei 5 pescatori deceduti, scritti su una targa bellissima apposta allo Scalo vecchio, ricordano a tutti noi i valori fondanti di questa comunità e aiutano a tramandare alle nuove generazioni le origini di Mazzarelli. Questa targa “fa” comunità. Al tempo stesso è un omaggio a chi ancora oggi muore tra le onde, in una tragedia che si perpetua e che chi vive il mare può comprendere più di ogni altro”.