Modica calcio, mister Raciti alimenta il fuoco delle trattative
Ecco i colpi già consumati e quelli in programma: ritornano Maimone e Belluso
C’è un gran fermento intorno alla Modica Calcio. Il fuoco delle trattative in corso viene alimentato da Filippo Raciti (nella foto) che in questo momento ha assunto il ruolo di manager e gestisce il calcio mercato rossoblù come se fosse un direttore sportivo. Dialoga, argomenta per convincere a venire a Modica in un progetto dall’orizzonte lungo da delineare passo dopo passo con l’imperativo di chi ci sta ci sta.
Sono sei le operazioni concluse al momento. Le ultime due ieri sera che hanno portato in rossoblù due vecchie conoscenze: Salvatore Maimone, centrocampista e Luca Belluso, attaccante.
La scorsa stagione a dicembre avevano lasciato la compagnia Modica di Pasquale Ferrara per accasarsi con l’Atletico Imesi Catania non senza una strascico polemico che è evidente non ha lasciato alcun segno nell’attuale proprietà. Gli altri ingaggi riguardano nell’ordine il centrocampista David Valenca, un ritorno in rossoblù dopo l’avventura precovid del torneo di promozione 2029/2020 sempre agli ordini di Filippo Raciti che vede in lui l’allenatore in campo e il portiere Alejo Romano, portiere di grande esperienza e bravura. Giocatori di sicuro affidamento che stazionano nella scuderia di Raciti perché ben ripagato da tre promozioni in serie D. Poi due conferme: Salvatore Incatasciato, centrocampista (si è fratturato il polso e ne avrà per almeno quaranta giorni) e il difensore Giorgio Mallia, juniores che era già titolare di un contratto biennale.
Ma non è finita qui, nell’agenda di Raciti sono evidenziati altri nomi di assoluto valore. Il terzino Asaro, il centrale Intzidis, il centrocampista ex rossoblù Sangarè, le punte Savasta, che tornerebbe di corsa a vestire la casacca rossoblù, e Mistretta. Ma il mosaico necessita di altri tasselli: si parla dell’attaccante Montanaro, sarebbe una conferma, così come l’opzione su due terzini già in forza al Modica ovvero Mollica e Messina.
Il quadro comincia a farsi interessante e Raciti vuole rispondere direttamente della sue scelte assumendone la responsabilità su ogni giocatore preferito sia sul piano del rendimento in campo e non solo.
La società ha ridotto il budget, ha dovuto rinunciare ad un asso come Gabriele Cacciola, e si è data regole precise come quella che non intende più sperperare risorse su nomi altisonanti o consentire rendimenti al di sotto della decenza per poi rimanere a fine stagione con un pugno di mosche in mano.