Modica, Covato: "Monisteri ha tradito gli elettori e ora si accorda con il Pd"
Dura reprimenda del consigliere comunale abbatiano all'inidirizzo del primo cittadino
"Un indizio non fa una prova, ma due indizi spesso si avvicinano ad una certezza. Se il voto assonante in consiglio tra il gruppo che sostiene la sindaca Monisteri e il Pd ieri sera poteva essere derubricato, dai più ottimisti, a mera dialettica consiliare, letto stamattina, alla luce del comunicato nel quale la stessa sindaca ringrazia proprio il Pd, ignorando la sua maggioranza, per averle dimostrato il suo fallimento nella vicenda Creset, ha il chiaro sapore di un accordo oramai siglato". E' quanto afferma il consigliere comunale Piero Covato (nella foto), punto di riferimento dell'on. Ignazio Abbate.
"Un accordo suggellato ieri in consiglio comunale dall’accettazione silente da parte dei consiglieri di sinistra delle informazioni, quelle sì fuorvianti e prive di qualsiasi spessore politico, rese dal sindaco sul percorso d formazione della nuova Giunta; non si ricorda a memoria d’uomo un’opposizione silente di fronte ad una così grave crisi politica dell’amministrazione e della maggioranza; non si ricordano a memoria d’uomo soggetti politici che fino a pochi mesi fa si scambiavano strali dai palchi sulla pubblica piazza, oggi compattarsi esclusivamente per l’odio viscerale, e personale, nei confronti di chi, il progetto politico originario della sindaca Monisteri lo ha immaginato, costruito e accreditato con il suo ampio consenso".
Ed allora buon lavoro alla nuova giunta, primo esperimento a Modica di accordo politico tra Pd e parte del centrodestra; attendiamo la dichiarazione formale dell’accordo, e la presa d’atto che il progetto politico originario è stato cancellato per esclusiva volontà della sindaca. Una scelta che non condividiamo e che dovrebbe avere, coerentemente, un unico sbocco possibile: le dimissioni dell’amministrazione, l’ufficializzazione della nuova alleanza e la elezioni per consentire alla città di esprimere, con l’unico metodo democraticamente possibile, il voto, il proprio parere sul più clamoroso inciucio della storia.
Sarebbe però bene che la sindaca ricordasse la storia: dopo le Idi di Marzo, tradito Cesare regnerà Ottaviano e non Bruto. E se non l’avesse capito, Ottaviano è già pronto nella mente di qualcuno dei suoi nuovi alleati a succedergli".