Modica, quei pusher allarmati da una possibile legalizzazione delle droghe leggere

Di Redazione / 19 Giugno 2019

Erano preoccupati dalla legalizzazione delle droghe leggere i pusher arrestati oggi dai carabinieri nell’ambito di un blitz tra Modica, Scicli e Pozzallo, nel Ragusano. Dieci le misure cautelari eseguite dai militari (otto custodie cautelari in carcere, un arresto domiciliare e un obbligo di dimora) ed emesse dal gip di Ragusa su richiesta della locale Procura. Tutti rispondono, a vario titolo, di concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. A uno degli indagati viene contestato anche un furto aggravato all’interno di ufficio assicurativo di Modica messo a segno nel 2014.

L’operazione, che ha interessato un arco temporale che va da maggio 2018 al febbraio 2019, ha permesso di scoprire come uno dei principali perni dello spaccio, Giancarlo Noto, fosse preoccupato dall’eventuale legalizzazione delle droghe leggere “nella misura in cui non avrebbe avuto più mercato illecito”, spiegano gli investigatori. Durante l’indagine sono stati effettuati quattro arresti in flagranza e sequestrati circa 1,5 chili di droghe.

I clienti erano soprattutto minorenni, avvicinati nei pressi delle scuole secondarie di Modica, nel piazzale antistante la Chiesa della Madonna delle lacrime, ma anche delle case popolari della zona nuova della città. La droga arrivava soprattutto da Scicli e Pozzallo e poi veniva spacciata nelle strade di Modica, dove i carabinieri sono riusciti a identificare circa 50 clienti, segnalati alla Prefettura.

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