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Avevano 1,6 litri di “droga dello stupro”, arrestati un brasiliano e un italiano

Secondo la polizia potevano essere confezionate almeno 3 mila dosi dello stupefacente legato purtroppo ad episodi di abusi sessuali

Di Redazione |

La Squadra Mobile di Ragusa ha arrestato due persone, un brasiliano e un italiano, entrambi dimoranti a Ragusa, per detenzione di sostanza stupefacente del tipo GBL- (gamma-butirrolattone), più conosciuta come “droga dello stupro”. I due sono incensurati.

I poliziotti della Sezione Antidroga hanno anche proceduto al sequestro di alcuni flaconi sigillati con etichetta industriale, contenenti 1,6 litri di GBL che avrebbe potuto essere convertita in almeno tremila dosi.

Il GBL è uno stupefacente particolarmente pericoloso e insidioso, in quanto si tratta di una sostanza inibitrice della volontà che si presenta in forma liquida, incolore ed insapore, tanto che qualsiasi bevanda può essere adulterata senza destare il minimo sospetto. Sono sufficienti piccole quantità per provocare nell’assuntore, in un tempo d’azione massimo di 10 minuti, effetti ipnotici, sedativi, dissociativi e, soprattutto, renderlo sessualmente accondiscendente. Proprio per queste sue caratteristiche viene definita “droga dello stupro”, in quanto utilizzata anche allo scopo di allentare i freni inibitori della vittima con l’intenzione, spesso, di commettere una violenza sessuale.

Inoltre, dal momento stesso in cui viene metabolizzata, il GBL provoca un’amnesia talmente intensa che la vittima non ricorda assolutamente nulla di quanto vissuto, se non un senso di smarrimento vertigini e confusione. È una sostanza che può determinare alterazioni importanti delle funzioni del cervello, sino alla perdita completa dei sensi o addirittura la morte.

Il gip del Tribunale di Ragusa, ha convalidato l’arresto emettendo su richiesta della Procura la misura cautelare dell’Obbligo di Presentazione per entrambi i soggetti.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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