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l'inchiesta

Vittoria, l’elezione del presidente del Consiglio finisce in Procura: sequestrate le schede della votazione

Con otto voti è stato eletto Akfredo Vinciguerra esponente di Fratelli d'italia e della minoranza. Per la maggioranza ci sarebbero stati brogli

Di Redazione |

I carabinieri hanno sequestrato questa mattina le schede utilizzate per l’elezione del presidente del consiglio comunale di Vittoria, avvenuta il 23 novembre scorso. I documenti sono stati acquisiti in accordo con la Procura dopo l’apertura di un procedimento che, per il momento, non ha fatto registrare alcun indagato.

Sono stati acquisiti anche alcuni documenti attinenti alla seduta consiliare. Il 23 novembre scorso, era stato eletto presidente del consiglio comunale, Alfredo Vinciguerra, esponente della minoranza consiliare, con otto voti, mentre Concetta Fiore, esponente della maggioranza che sostiene il sindaco eletto Francesco Aiello, ne aveva ottenuti sette. L'elezione di Vinciguerra era stata ratificata dalla segretaria comunale. Dopo la proclamazione e dopo l’elezione della vicepresidente del consiglio comunale (Rosetta Noto, esponente della maggioranza e della lista Aiello sindaco), era stato chiesto un riconteggio dei voti ed erano state riscontrate delle anomalie, con alcuni voti espressi sul retro delle schede, anziché all’interno, su alcune schede. I consiglieri di maggioranza (gruppi Aiello sindaco, Pd, Partito Socialista) hanno chiesto la revoca della delibera di elezione del presidente Vinciguerra. Quest’ultimo ha presentato una richiesta sull'argomento di parere all’assessorato regionale Enti Locali.

Alfredo Vinciguerra ha confermato l'avvenuto sequestro del verbale e delle schede di voto ma ha rilanciato in un post su Facebook: «Ieri il segretario generale “provvisorio” individuato dal Sindaco, della cui individuazione non vi è ancora traccia sull’albo pretorio, ha prelevato le schede della votazione e disposto, in maniera irrituale, che le stesse venissero pubblicate. Lo stesso Segretario “provvisorio”, individuato dal Sindaco, veniva chiamato in fretta e furia, a rendere il parere sulla legittimità della delibera che ha disposto l’elezione del Presidente del Consiglio Comunale, che la maggioranza vorrebbe annullare con la forza dei numeri e senza ricorrere al TAR. Tuttavia, nella tarda serata di ieri, la Procura delle Repubblica di Ragusa ha disposto il sequestro del verbale e delle schede, le stesse rimaste incustodite dopo la prima votazione. Questo conferma i nostri dubbi circa le possibili manomissioni ad opera di terzi che si sarebbero verificate subito dopo l’elezione ed il tentativo di modificare l’esito dello scrutinio regolarmente eseguito davanti al Segretario Generale e alla presenza degli scrutatori, di cui peraltro vi è testimonianza video. Siamo fiduciosi nel lavoro della Magistratura e ci auguriamo che si faccia presto luce su questa vicenda».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA