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Ospedale di Comiso, al via il nuovo servizio multidisciplinare di riabilitazione fono-neuro-audio-vestibolare

Tratterà pazienti con disturbi che incidono fortemente sulla qualità della vita come i problemi di equilibrio e vertigini

Redazione La Sicilia

05 Settembre 2025, 11:15

Ospedale Comiso

L’Asp di Ragusa rafforza la propria offerta riabilitativa specialistica con l’attivazione, a partire dal 10 settembre, del nuovo servizio multidisciplinare di riabilitazione fono-neuro-audio-vestibolare presso l’ospedale “Regina Margherita” di Comiso (nella foto).

Il servizio si articola in un ambulatorio specialistico di Deglutologia, Vocologia e Vestibologia, inserito nell’Unità Operativa di Medicina Fisica e Riabilitativa. Si occuperà di pazienti con disturbi che incidono fortemente sulla qualità della vita, come i problemi di equilibrio e vertigini legati al sistema vestibolare, le alterazioni della voce, o la disfagia, cioè la difficoltà a deglutire il cibo. Quest’ultima, frequente soprattutto negli anziani o in chi ha subito traumi, interventi chirurgici o soffre di patologie neurologiche, se trascurata può determinare conseguenze gravi come malnutrizione, disidratazione e infezioni respiratorie.

«Con questo nuovo servizio - dice il direttore generale dell’Asp, Giuseppe Drago - rafforziamo il nostro impegno nei percorsi di cura specialistici e continuativi, integrando le competenze necessarie alla riabilitazione». «Si tratta di un modello ancora poco diffuso in Sicilia - aggiunge il direttore sanitario, Sara Lanza - che consente un approccio centrato sulla persona, fondamentale soprattutto nei casi cronici e invalidanti».

La presa in carico del paziente prevede una valutazione funzionale iniziale, la definizione di un progetto individuale, sedute mirate, monitoraggio costante e verifiche periodiche. Il percorso coinvolge un’équipe multidisciplinare composta da otorinolaringoiatra, fisiatra, neurologo, logopedista, audiologo, dietista, gastroenterologo, radiologo, anestesista e personale infermieristico. L’Asp prevede, successivamente, l’attivazione di un altro ambulatorio presso l’ospedale “Maggiore-Baglieri” di Modica.