Cronaca
Pozzallo, mancata sicurezza della navigazione. La Guardia costiera decide di adottare un provvedimento di fermo a carico di una nave mercantile della Tanzania
Sono state 35 in totale le non conformità riscontrate, di cui 17 motivo di detenzione
Prosegue l’intensa attività di controllo della Guardia Costiera a bordo delle navi che scalano il porto di Pozzallo, nel quadro del più ampio obiettivo di tutela della vita umana in mare e dell’ambiente marino e costiero.
I militari del Nucleo “Port State Control” (Psc) della Capitaneria di porto di Pozzallo – personale specializzato per il controllo ispettivo delle navi straniere che approdano in Italia – hanno adottato nella giornata di ieri un provvedimento di fermo a carico di una nave general cargo battente bandiera Tanzania.
Il provvedimento di fermo amministrativo è scattato dopo un’attenta ed approfondita ispezione, durante la quale sono state riscontrate gravi carenze in materia di prevenzione e lotta degli incendi, assenza di certificazioni di sicurezza della navigazione oltre al malfunzionamento di alcuni sistemi di salvataggio. Sono state 35 (trentacinque) in totale, le non conformità riscontrate, di cui 17 (diciassette) motivo di detenzione.
La nave non potrà ripartire dal Porto di Pozzallo sino a quando non saranno ristabilite le necessarie condizioni di sicurezza di bordo e solamente dopo che sarà stata nuovamente ispezionata dagli ispettori del Nucleo Port State Control di Pozzallo. Tali attività di controllo – tese alla costante verifica delle condizioni di sicurezza dei mercantili, delle condizioni di vita e di lavoro degli equipaggi imbarcati ed alla protezione dell’ambiente marino dagli inquinamenti – sono svolte in attuazione delle Convenzioni Internazionali applicabili alle navi mercantili impegnate in viaggi internazionali.
La citata attività ispettiva, continuerà nei prossimi mesi nei confronti di navi “sub-standard“, al fine di prevenire i gravissimi rischi per la sicurezza della navigazione e dell’ambiente marino e tutelare la sicurezza e le condizioni di vita delle persone che sulle navi vivono e lavorano.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA