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Ragusa, celebrata la XXXIII giornata sacerdotale mariana promossa dalla Cesi
Presenti i vescovi delle 18 diocesi siciliane e il vicario generale di Roma, cardinale Baldo Reina
Questa mattina la città di Ragusa ha ospitato la XXXIII giornata sacerdotale mariana, un importante momento di preghiera e di fraternità presbiterale promosso dalla Conferenza episcopale siciliana. La giornata è stata preparata con cura dalla Diocesi di Ragusa e ha visto come protagonista la parrocchia della Nunziata nella città capoluogo. Qui sono arrivati i vescovi delle 18 diocesi siciliane e con loro le delegazioni di sacerdoti. Massiccia la presenza dei sacerdoti delle diocesi vicine: Noto, Siracusa e Catania. Nella prima parte della mattinata si è tenuto un momento formativo guidato da Mons. Giancarlo Bregantini, arcivescovo emerito di Campobasso-Boiano, che ha proposto una profonda riflessione su Maria come modello di speranza, empatia e vicinanza.

“A concludere la mattinata la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Baldo Reina, vicario del santo padre per la Città di Roma, siciliano di origine. La celebrazione è stata concelebrata dai numerosi arcivescovi e vescovi siciliani e con loro i sacerdoti e i diaconi. Nel corso dell’omelia il cardinale ha ricordato: “La festa di Santa Maria dell’Odigitria ci invita a riflettere sul profondo significato della strada nel nostro percorso di fede”.
Poi ha aggiunto: “L’annuncio dell’Angelo capovolge la vita di Maria. Eppure, prima di raggiungere Elisabetta, Maria si mette in cammino e ripercorre mentalmente l’intera storia dell’azione di Dio. Il suo non è un guardare indietro nostalgico, ma un rileggere la storia del popolo d’Israele alla luce della propria esperienza. Ricorda come il popolo si sia affidato a Dio, e questa memoria le infonde la certezza che Dio è al suo fianco, agendo anche nella sua vita”.

Il cardinale Reina ha poi invitato a seguire l’esempio di Maria che sceglie la strada della Fiducia, sottolineando: “Dovremmo imparare da Maria che Dio è capace di aprire nuove vie anche quando sembra non esserci alcuna possibilità. La pedagogia di Dio è ben diversa da quella umana. In un’epoca segnata da incertezze, priva di pace e di un futuro chiaro per i giovani, siamo chiamati a collocarci sulla strada che Dio ci indica, per quanto possa apparire polverosa o impervia”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA