Ragusa e la società Iblea Acque, il Pd provinciale chiede maggiore trasparenza e collegialità nelle scelte e nelle nomine
Curciullo: "Le attualità modalità di individuazione del collegio sindacale sono da rivedere"
“La recente elezione del collegio sindacale di Iblea Acque SpA riaccende il dibattito sulla gestione della società e sulla necessità di maggiore trasparenza e collegialità nelle scelte e nelle nomine”. Lo dichiara il segretario della Federazione provinciale di Ragusa del Partito Democratico, Angelo Curciullo.
“L’elezione - spiega il segretario dem - ripropone un tema che il Pd ha già sollevato per l'amministratore unico: non è condivisibile concentrare i poteri di rappresentanza e gestione nelle mani di una sola persona. Questa logica si riflette anche nell’elezione del collegio sindacale, il cui compito sarebbe quello di vigilare sull’amministrazione e sull’osservanza della legge. Le attuali modalità di nomina, che vedono solo i Comuni con più abitanti presentare le liste, creano una situazione in cui controllore e controllato sono espressione della stessa maggioranza politico-amministrativa. In questo modo, i Comuni che non fanno parte di un accordo politico-partitico sono tagliati fuori sia dalla gestione che dai controlli, costretti a subire le decisioni degli altri”.
“Il problema politico, tutto interno al centrodestra - continua Curciullo - si manifesta in modo lampante. Sembra che i sindaci Cassì, Monisteri e Marino abbiano determinato l’elezione dei tre componenti del collegio sindacale. Se così fosse, avrebbero anteposto i loro interessi politici a quelli dei cittadini che rappresentano e che rischiano di dover pagare le conseguenze e il conto di questa gestione”.
“Ancora una volta, il Partito Democratico della provincia di Ragusa chiede la modifica dello statuto di Iblea Acque SpA - conclude il segretario della Federazione provinciale - per vincolare la condotta dei dipendenti e degli amministratori al rispetto delle regole e garantire una gestione più equa e trasparente. Solo così si potranno tutelare gli interessi di tutti i cittadini della provincia di Ragusa, al di là di qualsiasi logica spartitoria”.