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Ragusa, il centro continua svuotarsi: via Roma riapre al traffico?

Di Laura Curella |

Analizza le singole questioni il Pd cittadino, stigmatizzando le scelte di Palazzo dell’Aquila soprattutto sulla mobilità. “Che senso ha riaprire al traffico via Roma, anche se utilizzando il sistema della Ztl, vanificando quello che è stato ideato, pensato e realizzato come un luogo da rendere tabù per le auto e per tutti i mezzi a motore? Mentre in tutta Italia, per non parlare del resto d’Europa, si fa a gara per liberare i centri storici dalle auto, noi ci muoviamo in una direzione esattamente opposta?”. Il capogruppo del Pd di Ragusa, Mario Chiavola, è chiaro: “Sarebbe un clamoroso ritorno al passato che non sappiamo a chi potrebbe tornare utile. Un altro discorso, invece, è quello legato alla desertificazione di via Roma e del centro storico superiore di Ragusa, almeno in alcune zone, che riteniamo non debba essere risolto eliminando la pedonalizzazione. I motivi, secondo noi, sono altri. E devono essere ricercati nella mancanza di investimenti adeguati, nell’assenza di politiche specifiche tese ad attirare e a fidelizzare la clientela. Del progetto originario che fu portato avanti con la pedonalizzazione di via Roma, che prevedeva la creazione di un centro commerciale naturale, nulla è stato realizzato. E adesso si vorrebbe fare in modo di dimenticare quel passato e cancellare tutto con un colpo di spugna. Come Pd riteniamo che ci si debba confrontare con tutte le parti sane e vivaci della città. Non si può prendere una decisione del genere a cuor leggero senza analizzare le reali cause di questa desertificazione. Gli interventi che andrebbero effettuati vanno in tutt’altra direzione e non certo nella riapertura al traffico di quello che un tempo era menato a vanto di tutta la provincia e che non a caso veniva definito il salotto buono della città”.

A replicare, nella nuova veste di assessore con delega ai Centri storici, è Ciccio Barone, il quale spegne la polemica sul nascere. “Non ha senso attaccare un singolo intervento anche perché la nostra amministrazione intende portare avanti un progetto globale per il rilancio del centro, non provvedimenti spot che non avrebbero alcun senso. Quindi, l’ipotesi della riapertura al traffico, in Ztl, della principale via cittadina rimane sul tavolo delle ipotesi assieme ad una complessa serie di azioni che, certo non con uno schiocco di dita, contribuirà alla rivitalizzazione di via Roma come del quartiere tutto. Parliamo dell’utilizzo di Palazzo Tumino per gli uffici del tribunale, parliamo del recupero e dell’apertura del Teatro La Concordia, parliamo della rifunzionalizzazione della vecchia biblioteca comunale di via Matteotti”.

Barone parla anche di “una programmazione a lungo termine dei grandi eventi culturali e turistici e del rilancio delle attività economiche, anche mediante aiuti concreti per le start up e le nuove imprese. In questo senso abbiamo in programma un incontro con tutti i proprietari dei locali sfitti del centro, per trovare una strategia condivisa che permetta di ovviare a questo fenomeno che, lo ricordo, negli anni non è stato contratto. In ogni caso, in sei mesi non si può chiedere un miracolo a questa amministrazione, dopo che negli anni passati si è rimasti passivi a guardare”.

Spazio anche al decoro urbano, con l’intenzione di modificare il sistema di illuminazione di via Roma nonché di mettere mano al verde pubblico. L’assessore Barone, replicando a Chiavola, ha infine sottolineato: “Siamo pronti a valutare qualsiasi suggerimento, purché il dialogo sia costruttivo e non strumentale opposizione politica”.

Per quanto riguarda la programmazione urbanistica, Barone ha confermato la valutazione positiva della modifica regionale della legge su centri storici, “anche se parallelamente si sta finalmente mettendo mano agli strumenti urbanistici comunali, grazie all’impegno ed alla serietà dell’assessore Gianni Giuffrida”.

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