Agricoltura
Ragusa, il comparto orticolo e il progetto per ridurre l’impiego di input chimici
I risultati di un interessante percorso saranno illustrati venerdì mattina alla sala Avis
A moderare i lavori saranno Giuseppe Colla dell’Università della Tuscia e Salvatore La Bella di Corissia. Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, del dirigente dell’ispettorato agrario di Ragusa, Giorgio Carpenzano, e di Giuseppe Dipietro, presidente dell’Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali di Ragusa, il progetto sarà illustrato dallo stesso Colla a cui farà seguito l’intervento di Marzia Leporino dell’Università della Tuscia su “Sviluppo di biostimolanti funzionali: un approccio integrato di fenomica e metabolomica”.
Interverranno poi Michele Ciriello ed Emanuela Campana dell’Università della Tuscia che si soffermeranno rispettivamente su “Biostimolanti: impiego nella coltivazione del pomodoro in ambiente protetto” e su “Biostimolanti e sostenibilità ambientale delle colture orticole”. Sarà poi la volta di Pietro Bellitto dell’Università di Palermo che parlerà di “Impatto del Trichoderma atroviride e diversi biostimolanti non microbici sulle performance del pomodoro cherry coltivato in piena terra” mentre Beppe Benedetto Consentino sempre dell’Ateneo palermitano illustrerà “L’applicazione combinata di Trichoderma atroviride e diverse tipologie di biostimolanti non microbici che modulano gli aspetti quantitativi e qualitativi del pomodoro cherry coltivato in fuori suolo”. A seguire la tavola rotonda, moderata dal presidente Dipietro, con Francesco Maugeri, agronomo libero professionista, Francesco Cassisi, tecnico Agriges srl, Giuseppe Alessi di Abiomed, Massimiliano Mannelli di Hello Nature-Rivoli Veronese e Mimmo Scollo di Originy Srl di Caltagirone. Conclusioni affidate a Dario Cartabellotta, direttore generale dell’assessorato regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo rurale e della Pesca mediterranea e autorità di gestione del Psr Sicilia.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA