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Ragusa, iniziato il triduo in onore di Santa Rita da Cascia

La devozione per la moglie, madre e vedova consacrata ha nel capoluogo una storia plurisecolare

Di Redazione |

E’ iniziato ieri sera il triduo in onore di Santa Rita da Cascia all’Ecce Homo di Ragusa. In particolare, dopo la recita del Rosario e la preghiera a Santa Rita, moglie, madre e vedova consacrata, nel pomeriggio la celebrazione eucaristica è stata presieduta dal parroco, il sacerdote Salvatore Vaccaro, con omelia del diacono don Alessio Leggio (nella foto sotto). Oggi, secondo giorno del triduo, recita del Rosario e preghiera a Santa Rita alle 18,30 e messa vespertina alle 19 con omelia del diacono Gianni Corallo. A occuparsi della diffusione mediatica dell’evento religioso l’impresa Gali group trasporti e logistica di Ispica che ha voluto puntare l’accento sul significato di questa celebrazione per la città di Ragusa (le foto sono di Salvo Bracchitta).

La devozione di Santa Rita nel capoluogo, infatti, ha una storia plurisecolare, documentata soprattutto nella chiesa dell’Ecce Homo a partire dal 1833. L’altare della santa e il quadro dell’estasi risalgono alla metà dell’Ottocento e di recente è stata ritrovata e datata una reliquia insigne di Santa Rita concessa dal cardinale Lorenzo Barili, prefetto della congregazione per le indulgenze e le sacre reliquie dal 1872 all’8 marzo 1875, data della sua morte. L’insigne reliquia che porta il nome della “Beata Rita da Cassia”, infatti Rita sarà canonizzata il 24 maggio 1900 da papa Leone XIII, è custodita in un reliquiario ottocentesco conservato da alcuni decenni nell’archivio parrocchiale. Solo in questi ultimi anni, si è pensato alla sua esposizione e si è avuta l’opportunità di approfondire la datazione.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA