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Ragusa, professione solenne per otto suore del Sacro Cuore

La cerimonia tenuta in Cattedrale presieduta dal vescovo La Placa

Alessia Cataudella

10 Maggio 2024, 19:23

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Festa nella Congregazione del Sacro Cuore per la professione solenne di otto suore. Nell’anniversario della fondazione dell’Istituto delle suore del Sacro Cuore di Gesù, il 9 maggio, e nella città della Beata Maria Schininà - dove tutto iniziò nel lontano 1889 - hanno pronunciato i loro voti perpetui alla presenza del vescovo Giuseppe La Placa e nelle mani della madre generale suor Ester Mazzara, suor Emilienne, suor Victoire, suor Viviane, suor Omega, suor Claudine, suor Julienne, suor Monica e suor Joy. Altre 21 suore hanno rinnovato la loro professione semplice. La cattedrale di San Giovanni Battista è stata la cornice del solenne pontificale del vescovo in un giorno nel quale, in ogni parte del mondo dove è presente l’opera iniziata dalla beata Maria Schininà, si celebra la Rinnovazione del sì delle suore del Sacro Cuore.

«Gli uomini e le donne del nostro tempo vi chiedono: la profezia della gioia. La gioia – ha detto – è uno degli aspetti fondamentali della profezia che la vita consacrata è chiamata a offrire al mondo. Ed è proprio questa la consegna che il Signore vi mette nel cuore nel giorno della vostra solenne professione religiosa: la testimonianza profetica della gioia, non come una semplice possibilità, ma come una responsabilità verso coloro che, guardando voi, hanno il diritto di sapere che Dio è capace di colmare il loro cuore e dare pienezza di senso alla loro vita, senza bisogno di andare a cercare altrove la propria felicità». La madre generale suor Ester Mazzara, all’inizio della celebrazione, aveva sottolineato il significato del sì detto al Signore nel corso di questa assemblea e di come, attraverso questo sì, il messaggio della beata Schininà possa continuare a essere trasmesso in tutti i Paesi dove sono presenti le case della congregazione del Sacro Cuore. Il vescovo ha chiesto di pregare per le vocazioni e perché possano giungere anche dall’Italia e dalla Chiesa dove la beata Maria Schininà iniziò la sua missione di evangelizzazione e di carità.