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Ragusa, un 44enne perseguitava l’ex convivente fiancheggiato da un amico polacco: finiscono entrambi ai domiciliari

La donna era stata minacciata e aggredita fisicamente. Le indagini condotte dalla Squadra mobile hanno consentito di venire a capo di una vicenda incresciosa

Di Redazione |

Non si rassegnava alla fine della sua relazione con la convivente, arrivando a perseguitarla, minacciandola e aggredendola fisicamente fiancheggiato da un amico, il quarantaquattrenne ragusano tratto in arresto unitamente ad un ventenne di nazionalità polacca da agenti della Squadra Mobile di Ragusa nel pomeriggio di mercoledì 25 settembre.

In particolare, la donna, a causa delle condotte dell’ex compagno, spalleggiato appunto dall’amico, viveva in un perdurante stato di ansia ed era stata costretta a modificare radicalmente le proprie abitudini di vita, fino a quando, stanca dell’inferno che l’uomo le stava facendo vivere, decideva di denunciare i gravi fatti presso gli uffici di polizia competenti.

Proprio grazie alle tempestiva denuncia della vittima (ovvero il 10 settembre scorso subito dopo la separazione dall’ex convivente) e la successiva immediata attività espletata dalla sezione reati contro la persona della Squadra Mobile di Ragusa, il quarantaquattrenne e l’amico ventenne, entrambi con numerosi precedenti di polizia, venivano tratti in arresto per i reati di stalking, maltrattamenti, minacce e lesioni aggravate – in esecuzione dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico emessa dal Gip di Ragusa su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa.

Espletate le formalità di rito, gli arrestati venivano condotti presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA