Attualità
Ragusa, un percorso per promuovere e realizzare forme nuove di cittadinanza attiva
L'iniziativa dell'associazione "Co-Governance", laboratorio civico di sussidiarietà politica
La città e le sue istituzioni. La città e i suoi cittadini. A Ragusa si avvia un nuovo percorso per promuovere e realizzare forme nuove di cittadinanza attiva, ampliando la platea di quanti sono già coinvolti nei processi decisionali a livello locale.
Ragusa diventa città simbolo e punto di riferimento per l’attuazione del principio della “partecipazione”. Lo fa grazie anche all’iniziativa dell’associazione Co-Governance, Laboratorio civico di Sussidiarietà politica, sorta un nel marzo 2024 e attiva già da più di un anno nel comune capoluogo. L’associazione ha dato vita, d’intesa con l’amministrazione, al convegno “La città bene comune” svoltosi il 31 maggio scorso nell’aula consiliare del comune, con la partecipazione del sindaco, Giuseppe Cassì, del presidente del consiglio comunale, Fabrizio Ilardo, del docente universitario Francesco Raniolo e di vari assessori e consiglieri.
L’obiettivo: dare attuazione al regolamento adottato dal consiglio comunale il 19 novembre 2015 (delibera n. 78/2015) sulla collaborazione tra cittadini e Amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni. Quel regolamento, approvato nel 2015 all’unanimità, era rimasto finora inattuato. Ora si volta pagina: il sindaco, il presidente Ilardo e altri 17 assessori e consiglieri, di diversi gruppi politici hanno sottoscritto una dichiarazione pubblica di volontàper darvi attuazione. Il documento, predisposto con la collaborazione di Co-Governance, porta in calce 19 firme, sia di maggioranza che di opposizione.
Il titolo del convegno “La città bene comune” riporta in primo piano l’ormai noto “I care” (letteralmente, “Io mi prendo cura”) che diventa una direttrice di marcia per i cittadini e le istituzioni.
«Dal convegno – spiega il presidente di Co-Governance, Alfio Di Pietro – è partita una proposta forte: facciamo della città il luogo di quel cambiamento profondo che vogliamo vedere intorno a noi e nel mondo, istituzioni e cittadini insieme, in uno spirito di sussidiarietà reciproca».
Nel corso del convegno sono state presentate esperienze significative di collaborazione attiva tra cittadini e amministrazione già avviate a Ragusa. Gaetano Manganello ha raccontato l’esperienza del “Parco urbano Alessandro Licitra”, realizzato un anno fa nella zona di via Australia: una vasta area abbandonata è stata trasformata in un parco urbano. L’ente pubblico ha fornito le opere di urbanizzazione e i servizi essenziali. I cittadini hanno piantumato gli alberi, realizzato i viali, installato i giochi e le panchine con risorse proprie per un fine di interesse generale. Il parco è stato intitolato ad Alessandro Licitra, un giovane morto anzitempo qualche anno fa. Altra esperienza quella avviata dall’Istituto comprensivo “Palazzello Vann’Antò” dal titolo “Abitare a Ragusa”, che ha visto impegnati insieme studenti italiani e studenti immigrati per generare inclusione e armonia nel centro storico di Ragusa.
“Il cambiamento nasce anzitutto da e in ognuno di noi – ha detto Di Pietro in apertura del convegno – Il “principio costituzionale di sussidiarietà orizzontale” ci ha spinto e ci legittima nel compito di favorire una alleanza possibile tra cittadini e istituzioni il cui obiettivo è il pieno sviluppo della persona umana e la salvaguardia della sua dignità”. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA