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Cronaca

Rapina a Scicli, c’è stato uno scambio di persona

Gli aggressori pensavano di aggredire il titolare del bar da cui è uscito invece il fratello e che è rimasto vittima dell'increscioso episodio

Di Michele Farinaccio |

Ci sarebbe stato uno scambio di persona alla base della rapina che si è consumata nelle scorse serate a Scicli e che ha visto vittima una persona del luogo di 27 anni. Gli aggressori, che hanno aggredito l’uomo con le mani e senza l’ausilio di un taglierino come si era pensato in un primo momento, in realtà pensavano di aggredire il fratello, titolare del bar dal quale il 27enne era appena uscito, per potare via l’incasso della giornata. In ragione della somiglianza tra i due, invece, il malcapitato è stato rapinato del portafoglio che conteneva pochi contanti.

Nessuna spedizione punitiva, dunque, ma una rapina con lo scopo di arraffare un discreto bottino prima delle feste. “Non appena sono stato informato dei fatti – riferisce il sindaco Mario Marino – mi sono subito messo in contatto con il questore e con il comandante dei carabinieri che hanno disposto controlli straordinari atti a identificare i due autori. Da parte dell’Amministrazione comunale c’è ovviamente la massima attenzione verso questo tipo di episodi che non possono essere tollerati”.

Il giovane, come detto, era appena uscito dal bar del fratello, quando è stato costretto dai due a consegnare soldi e cellulare. Ai tentativi di resistenza del malcapitato, i rapinatori avrebbero risposto con calci e pugni. Dopo aver ottenuto il “bottino” desiderato, i due uomini si sono dati alla fuga. Il ragazzo avrebbe riportato diverse ferite, tali da richiedere un trasferimento in ospedale per degli accertamenti. In seguito alla denuncia della rapina subìta, il 27enne ha esposto la sua versione della storia ai carabinieri. I militari hanno avviato le indagini e acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona allo scopo di identificare i due malviventi. Un episodio che ha profondamente colpito la comunità di Scicli, dove casi simili non si registravano da tempo. L’ultimo risale a maggio, quando un ventinovenne aveva fatto irruzione in un fast food della cittadina e aveva minacciato un dipendente per mettere a segno una rapina. Lo aveva aggredito sferrando calci e pugni. Le indagini dei carabinieri hanno permesso di rintracciarlo in breve tempo: per lui si sono aperte le porte del carcere per tentata rapina propria e lesioni personali aggravate, visto che la vittima, in seguito all’aggressione, aveva riportato vari traumi e fratture.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA