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Sequestro beni per “re” imballaggi del mercato di Vittoria

Di Redazione |

CATANIA – Beni per 35 milioni di euro sono stati sequestrati dalla guardia di finanza di Catania a Emanuele “Elio” Greco, di 59 anni, ritenuto alleato di esponenti di spicco del clan Carbonaro- Dominante della Stidda, nella gestione del mercato degli imballaggi destinati alle produzioni ortofrutticole di Vittoria, uno dei più grandi centri di distribuzione italiani dell’”oro verde”. Il provvedimento è stato emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale su richiesta della Dda della Procura di Catania.

 Greco in passato è stato rinviato a giudizio per la sua partecipazione, dal 2012 al 2017, a Cosa Nostra, con il clan Rinzivillo attivo nelle provincie di Caltanissetta e Ragusa. Le indagini degli specialisti delle Fiamme Gialle, su delega della Procura distrettuale, si sono avvalse di dichiarazioni di collaboratori di giustizia, dall’esame di documentazione bancaria e contabile, dalle evidenze di atti pubblici e scritture private e dalle risultanze emerse a seguito di verifiche fiscali. Da ultimo anche dalle intercettazioni telefoniche e ambientali eseguite nell’ambito dell’operazione «Ghost trash» eseguita dal Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Catania, nel dicembre 2017, con l’esecuzione di 8 misure restrittive personali e il sequestro di beni per oltre 15 milioni di euro. Gli accertamenti patrimoniali, eseguiti dal Gico di Catania, hanno permesso di “ricostruire il complesso quadro di imprese da lui di fatto gestito individuandone gli asset patrimoniali illecitamente accumulati nonché l’acquisizione di beni privati con risorse finanziarie di provenienza illecita».

Greco, secondo l’accusa, faceva parte di un ‘cartellò di imprenditori che si “sostenevano reciprocamente acquisendo il predominio del settore, dettando le ‘regole del giocò anche agli altri operatori non partecipanti al cartello mafioso, senza peraltro avere la necessità di ricorrere all’uso della violenza, così dividendosi i lucrosi guadagni». Significativo, sottolinea la Procura di Catania, è l’appoggio dato da Greco a un suo ‘collega di cartellò la cui azienda era stata danneggiata da un incendio doloso e il finanziamento offerto ad altri due imprenditori che formalmente erano suoi competitor nel settore degli imballaggi. Inoltre, un figlio di «Elio» Greco e un dipendente delle sue imprese sono stati rinviati a giudizio, nel marzo 2017, per minaccia continuata al giornalista Paolo Borrometi, sotto tutela per una serie di articoli stampa nei quali focalizzava l’attenzione sugli intrecci affaristico-mafiosi che si registrano nel territorio della Sicilia sud-orientale. La guardia di finanza ha sequestrato 42 immobili (dei quali 26 fabbricati e 16 terreni situati nel territorio di Vittoria), 20 titoli e rapporti finanziari, 2 beni mobili registrati (un’autovettura e un motociclo) e otto imprese.

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