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Violenza sessuale a Ragusa, il Riesame respinge la richiesta della difesa che voleva ottenere la revoca del dissequestro degli oggetti trovati a casa del giovane

La Procura ha chiesto l'incidente probatorio per cristallizzare la testimonianza della vittima sedicenne

Di Redazione |

In attesa della decisione del Tribunale del Riesame di Catania a cui l’avvocato Michele Savarese ha chiesto la revoca della misura cautelare in carcere per l’albanese accusato di violenza sessuale su una sedicenne nordafricana, il Riesame di Ragusa ha rigettato l’istanza avanzata dal difensore per ottenere la revoca del dissequestro degli oggetti trovati a casa del giovane, tra cui un giubbotto nero che l’albanese – per l’accusa – indossava quando avrebbe commesso il reato.

Il Tribunale (presidente Andrea Reale, a latere Gaetano Di Martino e Gemma Occhipinti) ha ritenuto necessario mantenere il sequestro degli indumenti rigettando la richiesta che prevedeva la riconsegna e lo scatto di foto per consentire il riconoscimento cartaceo ritenendolo differente rispetto rispetto a quello diretto da parte della persona offesa. Intanto la Procura di Ragusa ha chiesto l’incidente probatorio per cristallizzare la testimonianza della sedicenne vittima di violenza sessuale, arrestato dai carabinieri di Ragusa. Episodio avvenuto il 24 gennaio scorso. Il pm Silvia Giarrizzo lo ha chiesto al gip del Tribunale a cui tocca decidere. La testimonianza verrà raccolta in sede protetta alla presenza di una psicologa. Si tratta di un passaggio importante per la ricostruzione dei fatti per cui è stato fermato un cittadino albanese di 27 anni con l’accusa di violenza sessuale aggravata.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA