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Vittoria calcio, dalle certezze a un futuro a tinte fosche

Stravolgimenti societari in corso. E potrebbe anche finire nel peggiore dei modi

Andrea La Lota

18 Giugno 2025, 14:16

Vittoria calcio, dalle certezze a un futuro a tinte fosche

Vittoria riavvolge il nastro rischiando di ritrovarsi con un pugno di mosche in mano. All’interno della società del Vittoria sono saltati gli equilibri, e dopo appena qualche giorno dal lancio ufficiale del direttore sportivo Tino Longo – l’uomo che avrebbe dovuto gettare le basi del nuovo Vittoria in Eccellenza – la notizia di un possibile scioglimento dell’intero sodalizio dirigenziale appare ormai dietro l’angolo. Le precedenti dimissioni dei quattro componenti collegate ad Alessandro Micieli, Andrea Fiorilla, Gianni Alfè e Saro Cilia avevano lanciato un primo campanello d’allarme in seno alla società biancorossa (subito rientrato con l’ingaggio del diesse e la riconferma dell’allenatore), adesso la possibile rottura a capo del perno principale tra Giuseppe Cilio e Vittorio Pinnolo capace di mettere definitivamente kappaò le sorti di quel Vittoria destinato a chissà quali e rosei destini futuri. Alla base di tutto ci sarebbero incomprensioni interne sulle modalità di gestione e soprattutto l’ingente somma economica collegata agli investimenti spesi durante la stagione da poco conclusasi, per un ammontare generale (quote e sponsor) di circa 700mila euro complessivi. 

Insomma, qualora non si dovesse trovare un accordo dell’ultima ora tra i principali esponenti, tutto potrebbe andare perduto a distanza di appena un anno dalla vecchia scissione dirigenziale che portò alla detronizzazione, tra non poche polemiche, dell’ex presidente Toti Miccoli. Insomma incredibile ma vero, come accaduto spesso a Vittoria. Ma quella che sembrava essere la volta buona – società strutturata, assenza di debiti, stadio riportato alla luce, rinnovo spogliatoi, spazio mensa, palestra e nuova progettazione per le imminenti torri faro – appare adesso in bilico e con nessuna certezza per il domani. In questo stato attuale di caos, in cui la delusione generale comincia a farsi largo tra la tifoseria, due gli scenari che si aprono in merito al possibile sviluppo della vicenda. Il primo legato ai soci che fino all’ultimo stanno tentando di mantenere la barca a galla, con Giombattista La Terra, Salvo Iapichino e Luca Lo Monaco intenzionati a non mollare, ma che lasciati da soli non avrebbero la forza di sostenere un progetto a questo punto impensabile e da ridimensionare. Quindi la volontà di mediare con il tentativo di aprire eventualmente le porte della società ad una nuova cordata di imprenditori. Sempre dal mercato ortofrutticolo non si escluderebbero figure fortemente interessate alla futura gestione, mai prima d’ora così appetibile per via di uno stadio adesso fiore all’occhiello della città e la cui gestione è stata da poco prorogata da parte del Comune per altri 3 anni. Insomma chi arriva troverebbe sul tavolo un impianto in perfette condizioni e con garanzie gestionali per il futuro. Il secondo scenario, quello che tutti in città scongiurano, l’immediata fine di un ciclo senza più alcuna certezza del Vittoria calcio.