Vittoria e l'emergenza microcriminalità, Confcooperative: "Interventi strutturati nei quartieri più degradati con i programmi di educativa di strada"
La proposta del presidente territoriale Luca Campisi su una problematica sempre più presente
Luca Campisi (nella foto), presidente territoriale di Confcooperative Ragusa, ha espresso forte preoccupazione per l'emergenza microcriminalità a Vittoria e in tutta la provincia. Durante un vertice sulla sicurezza tenutosi a palazzo Iacono, ha sottolineato anche la necessità di adottare strategie preventive, con particolare attenzione ai giovani. Campisi ha proposto interventi strutturati nei quartieri più degradati, suggerendo di riprendere i programmi di educativa di strada, già affiancati da quelli di educativa domiciliare.
Il presidente Campisi ha anche evidenziato come il contrasto alla microcriminalità e al degrado sociale non possa essere delegato esclusivamente alle forze dell’ordine, ma debba coinvolgere attivamente tutta la comunità. Ha sottolineato l'importanza di creare una rete di collaborazione tra istituzioni, associazioni, scuole e famiglie per promuovere percorsi di inclusione sociale e prevenzione.
Secondo Campisi, investire in attività culturali, sportive e ricreative nei quartieri più fragili può offrire ai giovani alternative concrete alla strada e alle influenze negative. Ha suggerito anche l’attivazione di sportelli di ascolto e supporto psicologico per intercettare precocemente situazioni di disagio e devianza. Un altro tema critico messo in luce è l'aumento del consumo di crack nelle città iblee, con i centri storici trasformati in piazze di spaccio. Questo fenomeno, secondo Campisi, alimenta i furti che danneggiano le piccole e medie imprese locali. Ha ribadito l'importanza di unire le forze tra istituzioni e associazioni per affrontare alla radice il disagio sociale e costruire sicurezza attraverso azioni concrete. Inoltre, ha posto l’accento sulla necessità di valorizzare le risorse locali, coinvolgendo le cooperative sociali in progetti di riqualificazione urbana e inserimento lavorativo. Queste iniziative potrebbero ridare dignità a intere aree abbandonate, creando nuove opportunità per i giovani e contribuendo a ricostruire un tessuto sociale più coeso e resiliente. Il presidente Campisi ha infine richiamato l’attenzione sulla responsabilità collettiva nel promuovere una cultura della legalità, attraverso campagne di sensibilizzazione che coinvolgano direttamente i cittadini. Solo così si può sperare di arginare fenomeni come lo spaccio di droga e i furti, affrontando il problema non solo dal punto di vista repressivo, ma soprattutto preventivo e sociale.