Alimenti: uova contaminate, a Roma e Ancona i campioni positivi
Milano, 21 ago. (AdnKronos Salute) – Un piccolo laboratorio artigianale di pasta all’uovo in provincia di Roma e uno stabilimento di uova in provincia di Ancona. E’ da queste strutture che arrivano i due campioni risultati positivi al fipronil, nell’ambito dell’attività di monitoraggio per la ricerca di eventuali contaminazioni avviata dal ministero della Salute in […]
Milano, 21 ago. (AdnKronos Salute) – Un piccolo laboratorio artigianale di pasta all’uovo in provincia di Roma e uno stabilimento di uova in provincia di Ancona. E’ da queste strutture che arrivano i due campioni risultati positivi al fipronil, nell’ambito dell’attività di monitoraggio per la ricerca di eventuali contaminazioni avviata dal ministero della Salute in collaborazione con le autorità sanitarie regionali e il Comando Carabinieri per la tutela della salute. A spiegarlo all’AdnKronos Salute è Giuseppe Ruocco, direttore generale della Sicurezza alimentare del ministero della Salute.
L’esperto rassicura: “Si tratta di campioni risultati irregolari, ma il dosaggio rilevato è molto lontano dalle dosi tossiche e i necessari provvedimenti urgenti cautelativi a tutela dei cittadini sono già stati presi dagli enti competenti”.
Sulle due positività sono in corso accertamenti per individuare le cause della contaminazione. “Per quanto riguarda il piccolo laboratorio romano di pasta all’uovo si stanno analizzando i materiali, derivati dell’uovo, usati per produrre la pasta per capire la provenienza e ricostruire l’intera catena – continua Ruocco – ma nel frattempo è stata bloccata la vendita e sono stati ritirati i prodotti che erano stati in gran parte distribuiti. Poi, eventualmente, si valuteranno anche altri provvedimenti”.
Per il campione di uova risultato positivo all’insetticida fipronil in provincia di Ancona, sembra escluso che si tratti di importazione e si lavora “per identificare la fonte della contaminazione e capire se sia avvenuta per esempio per via orale attraverso il mangime” utilizzato per le galline “o se derivi da qualche trattamento, magari fatto anche inconsapevolmente con prodotti che non si sapeva contenessero fipronil. Possono esserci diverse spiegazioni e sono aspetti che si accerteranno. In questo caso, oltre al ritiro dei lotti, è stato bloccato tutto lo stabilimento che non potrà vendere uova finché non tornano negativi gli indicatori di contaminazione ambientale”, spiega ancora l’esperto.
In questa vicenda due punti essenziali vanno evidenziati per Ruocco: “I prodotti irregolari si stanno ritirando e comunque i dosaggi rilevati nei campioni positivi non sono tali da provocare problemi di intossicazione. Non c’è pericolo, in altre parole”, chiarisce. “Il ministero – conclude – continua a monitorare, è stato predisposto questo piano e stiamo facendo tutto alla luce del sole, ma non va assolutamente demonizzato un settore. Anche dalla riunione di stamattina, che era un incontro programmato, è emerso che il piano messo in campo, con alcune centinaia di campionamenti per coprire una percentuale significativa del settore, è efficace e si proseguirà in questa direzione”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA