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Amsi: “Mancano 2500 specialisti in pronto soccorso, paura aggressioni”
Roma, 6 ago. (AdnKronos Salute) – Nei pronto soccorso italiani mancano 2500 specialisti. “Le richieste che arrivano all’Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) sono soprattutto per questi professionisti. Ma tanti medici non accettano le offerte per le aggressioni continue, la medicina difensiva, il costo alto delle assicurazioni, turni massacranti e non lavorare in serenità”. Lo sostiene il fondatore di Amsi, Foad Aodi, che a nome dell’associazione esprime solidarietà ai professionisti sanitari aggrediti domenica al Policlinico Umberto I di Roma.
Una solidarietà che si estende anche ” a tutti quelli che subiscono tutti i giorni aggressioni verbali e fisiche mentre esercitano il loro mestiere nobile a favore della tutela della salute che è un diritto universale”.
“Ad oggi, secondo le nostre statistiche, servono 2500 medici specialisti nei pronto soccorso – in particolare di medicina d’urgenza, ma anche in ortopedia, pediatria, ginecologia, medicina interna, otorinolaringoiatria, radiologia e anestesiologia – nelle strutture sanitarie pubbliche e private delle regioni italiane”, conclude Foad Aodi.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA