Animali: primi cani giunti in America da Siberia, scomparsi dopo arrivo europei
Roma, 6 lug. (AdnKronos Salute) – I primi cani presenti in terra americana non erano lupi addomesticati ‘in loco’ dall’uomo, ma probabilmente seguirono i loro compagni umani su un ponte di terra che un tempo collegava l’Asia del Nord e le Americhe. Lo rivela uno studio pubblicato su ‘Science’ che offre una visione migliorata delle […]
Roma, 6 lug. (AdnKronos Salute) – I primi cani presenti in terra americana non erano lupi addomesticati ‘in loco’ dall’uomo, ma probabilmente seguirono i loro compagni umani su un ponte di terra che un tempo collegava l’Asia del Nord e le Americhe. Lo rivela uno studio pubblicato su ‘Science’ che offre una visione migliorata delle origini e del destino dei primi cani nelle Americhe.
Si tratta del primo studio di genomica sui cani, mirato ad analizzare il Dna nucleare, che viene ereditato da entrambi i genitori, insieme al Dna mitocondriale, che viene trasmesso solo dalle madri alla loro prole. Confrontando il corredo di 71 Dna mitocondriali e 7 nucleari di cani nordamericani e siberiani per un periodo di 9.000 anni, il team di ricerca è riuscito a ottenere un quadro più chiaro della storia dei primi abitanti ‘canini’ delle Americhe.
Gli scienziati hanno scoperto che i cani più ‘vecchi’ probabilmente hanno avuto origine in Siberia e sono poi giunti in America, dove sono sopravvissuti per migliaia di anni, per poi scomparire quasi completamente in seguito all’arrivo degli europei.
“Questo suggerisce che deve essere successo qualcosa di catastrofico, probabilmente associata alla colonizzazione europea”, ha detto l’autore principale Laurent Frantz, docente alla Queen Mary University e co-autore del lavoro dell’Università di Oxford. “Ma non abbiamo ancora gli elementi per spiegare questa improvvisa scomparsa”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA